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Sostegno tedesco all’Ucraina

Il nuovo cancelliere tedesco, nel suo primo discorso di Capodanno, ha assicurato il sostegno della Germania all’Ucraina.

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A tre settimane dal suo insediamento, Olaf Scholz sta già facendo la differenza: da Northstream all’Ucraina, Berlino sta usando toni sensibilmente più duri con la Russia di quanto faceva Angela Merkel. “L’inviolabilità dei confini è un valore importante e non è negoziabile”, ha detto.

E della questione ucraina hanno discusso proprio oggi al telefono (per la seconda volta in meno di un mese) anche Joe Biden e Vladimir Putin. Poche le informazioni emerse a questo proposito: in un laconico comunicato la portavoce di Biden ha detto che il presidente ha chiesto a Mosca di ridurre le tensioni con Kiev.

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La fermezza espressa da Scholz sarà importante anche in sede di G7, di cui la Germania assumerà domani la presidenza per un anno. Il Paese, colpito duramente dalle catastrofi climatiche di quest’estate, intende spingere a fondo sul tema della neutralità carbonica: “Useremo la nostra presidenza per far sì che il G7 sia pioniere di un mondo climaticamente neutrale e più giusto”.

Posizioni, quelle di Berlino, in sintonia con quasi tutta l’Unione europea, il cui Consiglio da domani e per i prossimi sei mesi sarà guidato dalla Francia. La Germania vuole continuare a lavorare per il successo dell’UE, che vive di “valori comuni di pace, stato di diritto e democrazia”.

Il cancelliere ha anche lanciato un appello ai tedeschi affinché si arrivi a 30 milioni di vaccinazioni entro fine gennaio: “Dobbiamo essere più veloci del virus. Solo così si sarà pronti per la variante Omicron”.

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