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La Bregaglia divisa in due da frane e smottamenti

A causa di nuovi scoscendimenti nella notte tra giovedì e venerdì la Val Bregaglia si trova ora parzialmente isolata. Oltre alla colata avvenuta attorno alle 21.30, sul villaggio di Bondo ne è scesa una seconda stamane alle 3 che ha raggiunto la piccola località di Spino, sull'altro lato del fiume Maira. Inoltre, un'altra frana è scesa alla stessa ora sulla strada cantonale del Maloja. Da entrambi gli accessi alla valle i collegamenti stradali sono interrotti.

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La frana di questa mattina è finita sulla strada cantonale del Maloja tra Vicosoprano e Casaccia, l’unica connessione per l’Engadina. Il manto stradale è stato bloccato da pietre e fango per centinaia di metri. Essa ha riempito un ruscello che attorno alle 3 di questa mattina ha inondato la strada. Tuttavia la quantità di detriti è relativamente esigua: si spera di liberare la strada entro venerdì sera.

Anche la strada tra Castasegna e Promontogno, nella bassa valle, è stata chiusa al traffico. Ieri sera altre due colate di detriti hanno infatti raggiunto nuovamente il villaggio di Bondo. La prima si è verificata intorno alle 21.30 durante un violento temporale, danneggiando case e strade. La seconda è avvenuta alle 3 di notte, riempiendo il bacino di contenimento di Bondo e ricoprendo la strada cantonale. I detriti e il fango hanno raggiunto anche il letto del fiume Maira e, sul versante destro, il piccolo villaggio di Spino, già evacuato alle 23 per motivi di sicurezza. Al momento non è ancora noto quanto tempo ci vorrà per i lavori di ripristino della carreggiata.

Lo smottamento ha colpito pure la vecchia strada cantonale, utilizzata finora come deviazione, bloccando così l’accesso alla valle. Il ripristino di questo passaggio che collega la Val Bregaglia all’Italia potrebbe durare diversi giorni.

La località di Promontogno, presso Bondo, è rimasta senza corrente elettrica. A Spino sono state danneggiate diverse case, gli abitanti e gli ospiti di un albergo hanno dovuto essere sfollati. Due persone anziane, bloccate in un edificio, sono state soccorse dalla Rega.

Nessun ferito

Non si registrano feriti, ha riferito il portavoce del comune di Bregaglia Christian Gartmann. La vastità dell’evento non è ancora definibile con precisione ma secondo Gartmann è “rilevante”.

A Sottoponte e Bondo alcune abitazioni sono state completamente distrutte. Sono state ricoperte di detriti anche alcune strade del villaggio di Bondo che erano inizialmente state risparmiate dai primi scoscendimenti della settimana scorsa. A Promontogno due edifici non residenziali sono rimasti danneggiati. In quest’ultima località nessuno è stato per ora fatto sfollare poiché il paese si trova a un’altezza maggiore rispetto a Bondo.
Al momento della frana erano al lavoro una cinquantina di specialisti di diversi settori cantonali e comunali, specialisti di montagna dell’esercito svizzero, della Protezione civile, dei pompieri di Bregaglia, della polizia cantonale. Sul posto anche alcuni specialisti dell’azienda elettrica della città di Zurigo (EWZ) per quanto concerne i problemi legati alla corrente elettrica.

Il pericolo resta elevato

Il pericolo di ulteriori cadute di roccia e detriti rimane elevato, ha spiegato Gartmann. Sul Pizzo Cengalo, fino a un milione di metri cubi di roccia potrebbero franare in qualsiasi momento. Inoltre, il rischio di ulteriori colate è alto e aumenta con la pioggia. Tuttavia, si attende un miglioramento delle condizioni meteorologiche.




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