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Il futuro del trasporto delle merci è sotteraneo

Una bozza del progetto raffigurante il trasporto sotterraneo.
Una bozza del progetto raffigurante il trasporto sotterraneo. Keystone

Trasportare merci grazie ad una metropolitana sotterranea. È quanto vuole il progetto Cargo sous terrain (Cst), lanciato da aziende private, che vuole realizzare un sistema logistico che passerà sotto la superficie, allo scopo di evitare così traffico, rumore e inquinamento. Una proposta che oggi ha fatto passo avanti: la legge che lo renderà possibile ha infatti ottenuto l'approvazione della maggioranza del Consiglio degli Stati (la Camera alta del Parlamento federale). 

Cargo sous terrain –  promossa tra gli altri dalle ex regie federali, ma anche Holcim e Implenia – vuole trasportare merci con vagoni automatici e vuole farlo a 30 chilometri orari, su tre corsie e 24 ore su 24 tra Zurigo, Basilea e Ginevra.

L immagine creata al computer di un vagone del progetto Cargo sous terrain.
Keystone

¨La legge federale è la base per realizzare questo progetto. Ci vogliono difatti garanzie per gli investitori e occorre che il progetto sia ancorato in una legge per far si che si possa costruire in procedura federale senza dover discutere con tutti i cantoni e i comuni”, ha detto il presidente della Cargo sous terrain SA Peter Sutterlüti.

Gli investitori si aspettano grossi benefici dalla realizzazione del progetto. Ad approfittarne direttamente saranno in particolare il settore logistico e l’edilizia. Per gli enti pubblici e la collettività i vantaggi attesi sotto il profilo economico riguardano tra le altre cose la riduzione del traffico e delle emissioni di sostanze nocive e a effetto serra.

Un’idea “storica” e “visionaria” 

Nel corso delle discussioni parlamentari odierne, l’entusiasmo per l’opera era palpabile. “È raro che si possa discutere di progetti così innovativi in Parlamento”, ha per esempio affermato Stefan Engler (Centro/GR). Olivier Français (PLR/VD) lo ha definito “visionario”, mentre Pirmin Bischof (Centro/SO) “storico”. La consigliera federale Simonetta Sommaruga si è rallegrata per l’entusiasmo manifestato dal plenum per il progetto e ha messo in rilievo la complementarietà che potrà nascere fra le infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti e la nuova opera.

Tra gli azionisti di Cst figurano FFS Cargo, Swisscom, La Posta, l’aeroporto di Zurigo, la banca cantonale di Zurigo, La Mobiliare, Helvetia, Coop, Migros, Manor, Implenia, Holcim e i gruppi di logistica Rhenus e Panalpina. Prima di ottenere il permesso di costruzione, sarà necessaria una valutazione dell’impatto ambientale analoga a quella contemplata dalla legge sulle ferrovie.

La legge che oggi è stata discussa dal Coniglio degli Stati è stata seguita dai promotori perché, senza di essa, l’idea rischierebbe di rimanere tale.

Cargo sous terrain prevede, entro il 2031, la realizzazione di una prima tratta tra Zurigo e Niederbipp. Poi, entro il 2045, la rete dovrebbe abbracciare buona parte del nord delle Alpi e della Romandia; per il sud del San Gottardo non vi sono tuttavia collegamenti previsti. Il tutto al costo di 35 miliardi di franchi, più di Alptransit ma senza chiedere contributi federali. 

Nel voto complessivo la legge è stata approvata con 39 voti a 0 e 1 astensione. Il dossier va al Nazionale.

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Tvsvizzera.it/ats/Ma.Mi. con RSI (Telegiornale del 01,06,2021)

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