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Londra chiede la solidarietà Ue nella crisi con Mosca

Sul caso della spia russa Serghei Skripal, che ha incrinato decisamente i rapporti tra Londra e Mosca, Theresa May chiede la solidarietà dei paesi Ue, considerato il fatto che la premier britannica ritiene l'attacco russo non solo alla Gran Bretagna ma all'Europa tutta.

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Sul caso della spia doppiogiochista Serghei  Skripal “con i colleghi europei non parlerò solo di quello che è accaduto nelle strade di Salisbury, ma del fatto che considero questo come un disegno dell’aggressione russa verso l’Europa ed i suoi vicini più prossimi, dai Balcani occidentali al Medio Oriente, e sono grata per la solidarietà che mi è stata espressa”. Così la premier britannica Theresa May al suo arrivo al vertice dei leader dell’Ue, che discuteranno della vicenda alla cena di stasera.

Nella discussione di stasera parleremo delle “opportunità e delle sfide comuni che affrontiamo assieme come amici vicini e alleati. La Russia ha messo in atto un attacco sconsiderato contro la Gran Bretagna” a Salisbury. “Solleverò la questione perché è chiaro che la minaccia russa non rispetta i confini”, spiega May.

“Oggi commemoriamo gli anniversari degli attentati a Westmister e Bruxelles e mentre ricordiamo le vittime di quegli attacchi – afferma – ancora una volta sottolineerò l’impegno incondizionato della Gran Bretagna alla sicurezza futura dell’Europa”.

Dimesso nel frattempo il detective britannico

È stato dimesso dall’ospedale il detective britannico Nick Bailey, intervenuto fra i primi per soccorrere il 4 marzo a Salisbury l’ex spia doppiogiochista russa Serghei Skripal e sua figlia Yulia, intossicati con un agente nervino.

Bailey aveva assorbito anche lui la sostanza, seppure in modo meno grave, e le sue condizioni sono state a lungo definite “serie dai medici”, fino al graduale miglioramento. Restano invece ricoverati, in condizioni considerate tuttora critiche, sia Serghei sia Yulia Skripal, 66 e 33 anni rispettivamente.

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