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Un tuffo nel passato al Montreux Jazz Festival

cantante su un palco
"We all came out to Montreux...": Ian Gillan e i Deep Purple sono ormai degli 'habitué' del festival che si tiene nella città sulle rive del Lemano. KEYSTONE/KEYSTONE/Cyril Zingaro

In programma dal 5 al 20 luglio in una veste inedita, il Montreux Jazz Festival accoglierà, tra gli altri, Deep Purple, Zucchero, Massive Attack, Duran Duran, Sting e Dionne Warwick.

Per la sua 58esima edizioneCollegamento esterno, lo storico festival organizzato nella città sulle rive del Lago Lemano dovrà far fronte a una situazione nuova. Al Centro dei Congressi, dove si trovano le due principali sale utilizzate per la rassegna musicale, ovvero l’Auditorium Stravinski e la Miles Davis Hall, è in corso una ristrutturazione. Gli organizzatori hanno quindi dovuto trovare una soluzione alternativa, preservando però i valori del festival, ovvero palchi a taglia umana, nonché il suo DNA musicale, che mescola eredità e nuove tendenze, ha dichiarato giovedì il direttore del festival Mathieu Jaton.

“Smoke on the water”

La Scène du lac “che permetterà di accogliere 5’500 persone sfruttando la pendenza naturale della place du Marché”, vedrà esibirsi artisti importanti. “Più che mai, abbiamo prestato grande attenzione alla costituzione delle nostre line-up per creare serate doppiamente forti e complementari, formazioni magiche con due artisti che si danno il cambio”, ha sottolineato Jaton.

Si cita in particolare il concerto dei Deep Purple, una bella occasione d’immortalare “Smoke on the water” sulle acque del Lemano. Il gruppo britannico verrà preceduto dal leggendario Alice Cooper. Sting sarà a Montreux per la settima volta, ma la prima in veste di trio come ai tempi dei Police. In apertura, il colosso dalla voce soul Rag’n’Bone Man.

Attesi da tempo, i Duran Duran, icona della cultura pop new wave britannica, torneranno in Svizzera romanda dopo 35 anni di assenza, ha fatto notare Jaton. Saranno in coppia con un’altra icona degli anni Ottanta, il duo Soft Cell e la loro hit “Tainted Love”.

Accoppiate di artisti

Il duo francese Justice, elettrizzerà le rive del lago per la prima volta, ha indicato il direttore del festival. Si esibirà alla kermesse anche il gruppo tedesco Kraftwerk, “leggenda dell’electro che ha ispirato tutti gli altri”. Lenny Kravitz, artista nato con “zero complessi”, sarà a Montreux per la terza volta, dopo un appuntamento annullato nel 2020.

Due serate groove britanniche riuniranno Michael Kiwanuka e Jungle per la prima, Paolo Nutini e Jessie Ware per la seconda. Vedere la stessa sera l’icona PJ Harvey e The National sarà anch’essa un’esperienza particolare, indica Jaton.

Zucchero farà nuovamente risuonare i suoi inni e la sua potenza vocale sulle acque del Lemano.

Fra i suoi preferiti, Jaton ha citato due artisti: Raye, la più grande cantante inglese del momento con un record di sei ricompense ai Brit Awards, che si produrrà la stessa sera che l’elettrica Janelle Monáe, protetta di Prince.

Al Casinò, scena ormai scritta nella storia del festival che ritrova dopo 30 anni, il programma riflette la polivalenza delle sonorità attuali, con artisti che confondono i confini tra jazz, afrobeats, pop e rap, ha dichiarato il direttore del festival.

Gli organizzatori si rallegrano inoltre di accogliere Dionne Warwick per la prima volta. Il cantautore israeliano Asaf Avidan si esibirà in una versione solista inedita.

Pink Floyd 50 anni dopo

La sala del Casinò, di una capacità di 1’300 persone, si rivela ideale per presentare progetti speciali. Come “Saucerful of Secrets”: a più di 50 anni dal concerto dei Pink Floyd a Montreux, il batterista e co-fondatore Nick Mason torna con un programma incentrato sugli anni di fondazione della band, tra il 1967 e il 1972.

Il programma gratuito verrà annunciato il 5 giugno. Si terrà su 11 palchi, ha ricordato Jaton. Il prolungamento dei lavori al Centro dei Congressi, che si protrarranno anche per tutto il 2025, “non è una sorpresa”, ha proseguito. Tutti gli sforzi per mettere in piedi l’edizione di quest’anno serviranno anche per l’anno prossimo. “Il ritorno, sarà nel 2026, per i 60 anni del festival”.

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