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Trump primo presidente USA al Muro del Pianto

Il presidente americano Donald Trump ha visitato oggi il Muro del Pianto a Gerusalemme accompagnato dalla moglie Melania. Insieme a lui c'erano la figlia Ivanka e il genero Jared Kushner. Prima di lui nessun altro presidente americano in carica ha fatto tappa nel luogo.

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Trump era affiancato dal rabbino capo del Muro Pianto, Shmuel Rabinovicz. Dopo l’arrivo, Melania e Ivanka si sono dirette nella parte riservata alle donne. Subito dopo il presidente Usa con la kippà in testa si è avvicinato al Muro, ha appoggiato la mano destra sulle pietre millenarie in meditazione ed ha infilato un biglietto di voto come vuole la tradizione.

Questa parte della visita, come quella al Santo Sepolcro è considerata privata, quindi senza esponenti politici israeliani. Ingenti le misure di sicurezza: un lungo telo è stato posto davanti la piazza prospiciente il Muro in modo che non si possa vedere oltre.
Con la visita di oggi al Muro del Pianto, seppure in forma privata, Donald Trump è diventato il primo presidente Usa a recarsi in veste ufficiale il luogo sacro dell’ebraismo. Prima di lui nessun altro presidente americano in carica ha fatto tappa nel luogo: a visitarlo sono stati in molti, da Bush a Clinton a Obama, ma nessuno di loro durante il mandato alla Casa Bianca.

Netanyahu ringrazia Trump

“Apprezzo che il presidente americano Trump sia stato oggi al Muro del Pianto, il primo presidente in carica. Chiedo un applauso”. Così il premier israeliano Benyamin Netanyahu in conferenza stampa a Gerusalemme con Donald Trump. “Voglio ringraziarla per il forte impegno per la sicurezza di Israele”, ha detto Netanyahu. “L’alleanza tra i nostri due Paesi è ancora più forte”, ha aggiunto.
“Apprezziamo il cambiamento della politica americana nei confronti dell’Iran, la coraggiosa azione Usa contro le armi chimiche in Siria, e la riaffermazione del ruolo di leadership degli Usa in Medio Oriente. Vogliamo lavorare insieme in particolare contro le aggressioni in queste regioni e per limitare le ambizioni militari dell’Iran di diventare uno stato nucleare”, ha affermato il premier israeliano con un’allusione negativa alla precedente amministrazione Obama. “Per la prima volta nella mia vita, vedo una reale speranza per il cambiamento del mondo arabo verso Israele”, ha concluso Netanyahu ringraziando “per il cambio della politica Usa verso Teheran”.

“L’Iran non avrà mai la bomba atomica”

“Usa e Israele possono dichiarare ad una voce che all’Iran non sarà mai, mai, mai concesso di avere un arma nucleare. L’Iran deve smettere di addestrare e finanziare i gruppi terroristici e le milizie”. Così Donald Trump nell’incontro con il presidente israeliano Reuven Rivlin. “C’è un profondo consenso nel mondo” su questo, “incluso nel mondo musulmano”, ha aggiunto Trump.

La reazione iraniana

“L’Iran non ha mai tentato di avere armi nucleari”, ha detto Rohani, rispondendo alle parole del suo omologo americano Donald Trump. “L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) – ha continuato – ha verificato in diverse occasioni la natura pacifica del programma nucleare iraniano”. 

Inotrno israelo-palestinese rinviato

Un incontro a tre fra il presidente americano Donald Trump, l’omologo palestinese Abu Mazen  (Mahmoud Abbas) e il premier israeliano Benjamin Netanyahu sarà “per una data successiva” e non avverrà in questo viaggio del presidente Usa in Israele e nei territori palestinesi. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Rex Tillerson, parlando a bordo dell’Air Force One che ha portato Trump in Israele. Tillerson ha spiegato che Trump è pronto a investire i suoi sforzi personali per la pace in Medio Oriente se i leader israeliani e palestinesi sono pronti a impegnarsi seriamente nel processo di pace.




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