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Il Fondo stradale si farà

Per assicurare il finanziamento a lungo termine per la manutenzione e l’ampliamento delle strade nazionali e per progetti di traffico d’agglomerato, le autorità potranno contare sul nuovo Fondo nazionale per le strade nazionali. Domenica oltre il 61% dei cittadini ha infatti detto sì alla proposta, che di fatto rincara i carburanti.

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Secondo le stime, tramite il nuovo Fondo nazionale per le strade nazionaliCollegamento esterno (FOSTRA) entro il 2030 dovrebbero confluire circa 6,5 miliardi di franchi in progetti destinati a eliminare i problemi di capacità delle strade.

Attualmente, le strade nazionali vengono finanziate dal Fondo infrastrutturale, creato nel 2008 e alimentato principalmente con i contributi dell’Imposta sugli oli minerali e del contrassegno autostradale (la famosa “vignetta” da 40 franchi).

Questi mezzi finanziari, secondo le autorità federali, in futuro potrebbe non bastare. I costi di manutenzione e ampliamento delle strade continuano infatti ad aumentare e nel contempo le entrate sono diminuite (le automobili consumano sempre meno benzina…).

Per questo è necessario assicurare nuove fonti di finanziamento. Ciò avverrà attraverso una serie di misure. Il dazio prelevato su ogni litro di benzina e diesel (che ammonta oggi a 30 centesimi e che è rimasto invariato dal 1974) sarà aumentato di 4 centesimi. Inoltre, alle strade nazionali dovrà essere attribuito il 60% invece dell’attuale 50% dell’imposta sugli oli minerali.

A queste due fonti di finanziamento verranno ad aggiungersi gli introiti dell’imposta sulle importazioni autoveicoli e, dal 2020, della tassa sui veicoli elettrici. 

La reazione della ministra dei trasporti Doris Leuthard:

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