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Salvini: “In Italia è in atto una sostituzione etnica”

Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, non ha peli sulla lingua quando si tratta di parlare di immigrazione. L'Italia dovrebbe chiudere le frontiere e fare maggiori controlli. Oggi non si può più parlare di integrazione, afferma Salvini. Sono così tanti gli immigrati in certi quartieri delle grandi città italiane che ormai si deve parlare di "sostituzione etnica".

Matteo Salvini, Norman Gobbi. Le due facce del leghismo transfrontaliero. Uno, segretario federale della Lega Nord. L’altro, Consigliere di stato del Canton Ticino della Lega dei ticinesi. 

Un confronto tra i due politici sull’immigrazione clandestina o illegale lo si è avuto a Milano a margine della presentazione del libro “Immigrazione, tutto quello che dovremmo sapere”Collegamento esterno di Gian Carlo Blangiardo, Gianandrea Gaiani e Giuseppe Valditara.

L’emergenza immigrazione è nota. Nel 2016 sono stati circa 181mila gli immigrati sbarcati in Italia. In Svizzera le entrate irregolari sono state quasi 50mila. Come arginare questo flusso migratorio?

La Lega propone di velocizzare le pratiche per le domande d’asilo ma soprattutto di spostare al di là del Mediterraneo la frontiera. È direttamente nei paesi africani – afferma Salvini – che si dovrebbe stabilire chi ha il diritto di immigrare e chi no. Magari con l’aiuto dell’ONU.

Immigrazione illegale

Su un altro punto Salvini e Gobbi sono d’accordo: la maggior parte degli immigrati che giungono in Europa sono “illegali”. Come ama ricordare Salvini, solo il 5% delle persone che giungono in Italia sono dei veri rifugiati. Un altro 30% ha diritto ad altre forme di protezione temporanea. Ma la maggior parte degli immigrati sono illegali. E come tali vanno chiamati secondo Salvini e Gobbi.

Asse Bruxelles-Berna

Bruxelles per Matteo Salvini non esiste. L’Italia è sotto pressione. Porta d’entrata europea degli immigrati, così come la Grecia, l’Unione europea, secondo Salvini, non ha fatto molto per aiutare l’Italia: Bruxelles è lontana da Roma.

Così come l’Italia lo è per l’Europa, anche il Ticino è la porta d’entrata della Confederazione. Al confine sud della Svizzera la pressione è altrettanto forte. Lo scorso anno dei quasi 50mila immigrati illegali, quasi 35mila sono entrati da Chiasso. Per Norman Gobbi il Ticino è spesso lontano da Berna. Sebbene, per stessa ammissione di Gobbi, la collaborazione con il governo federale è buona.



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