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Oncologia, cure biotecnologiche in arrivo

In Italia i nuovi farmaci stentano ad essere adottati. Motivo? I costi

Rivoluzione compiuta. Secondo l’Asco, la società americana di riferimento ci sono farmaci che colpiscono solo le cellule malate. Ma l’Italia arranca ad adeguarsi all’ Ema (European Medical Agency). Per questo è nata una lista temporanea, (decreto Balduzzi d.l.13 settembre 2012, n. 158). la Cnn, a carico delle strutture ospedaliere. Ma molte aziende sanitarie non hanno budget, e così ne impediscono l’uso.

Italia fanalino di coda nell’adozione dei nuovi farmaci

Fino ad oggi l’Aifa (agenzia Farmaco Italiana) ha impiegato 300 giorni per recepirli, contro i 38 giorni della Germania, i 61 dell’Inghilterra e i 221 della Francia (fonte Farmindustria). Il ministero della Salute ha imposto all’Aifa un tetto (100 giorni) per ora disatteso. I prontuari regionali (PTOR, PTOP) sono ulteriori manovre dilatorie, a cui si sottraggono il Trentino Alto Adige, il Piemonte, la Lombardia e le Marche.

Le nuove cure

Solo per citarne alcuni, l’afatinib per il polmone, il Nivolumab per il melanoma, il Ramucirumab per lo stomaco, registrano un netto passo in avanti nella sopravvivenza: «Ma quanti nosocomi si possono permettere di acquistare farmaci che costano 1 milione di euro ciascuno?– spiega Paolo Marchetti, responsabile Oncologia S. Andrea di Roma – Le cure – conclude – devono essere decise in sede di conferenza Stato – Regioni per uniformare i protocolli in Italia»

Sabrina La Stella

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