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Bosia Mirra premiata per il suo aiuto ai rifugiati di Como

Ancora sotto inchiesta per favoreggiamento all’entrata illegale di alcuni profughi in Svizzera, la deputata al parlamento ticinese Lisa Bosia Mirra ha ricevuto mercoledì a Chiasso il premio “Alpi aperte” per il suo impegno nell’aiuto ai migranti stazionati a Como. Condivide il riconoscimento del valore di 12'000 franchi con il parroco di Rebbio, Don Giusto della Valle.

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Il premio è istituito da Cornelius Koch, il prete elvetico scomparso nel 2001 che si è battuto per una politica di maggiore apertura verso i rifugiati. Lisa Bosia Mirra, con la sua associazione Firdaus, nel 2016 ha portato regolarmente dei pasti ai migranti di Como, ha documentato i respingimenti e accompagnato i profughi alla frontiera italo-svizzera, scrive il Cerchio d’amici Cornelius Koch.

Per il suo Progetto accoglienza Rebbio da parte italiana è stato invece premiato Don Giusto della Valle.

Un lavoro transfontaliero

Lisa Bosia Mirra a Como RSI-SWI

 “Credo sia giusto che venga riconosciuto questo lavoro transfrontaliero”, ha detto Bosia Mirra alla Radiotelevisione svizzera che ha deciso di dedicare il premio ai volontari che con lei hanno prestato aiuto ai migranti. “Viene dato valore a un Ticino diverso da quello che siamo abituati a vedere. Un Ticino solidale, aperto disposto ad accogliere”.

Accusata di favoreggiamento all’entrata illegale di quattro minorenni africani in Svizzera, la deputata socialista rischia a breve una condanna. “Trovandomi nella situazione in cui mi sono travata, difficilmente potrei fare in modo diverso”, ha detto.

“Le autorità elvetiche devono ancora rinforzare l’ascolto alle frontiere. Un ascolto che deve prendere tutto il tempo e le energie necessarie per quell’umanità di cui abbiamo bisogno tutti quanti quando andiamo in un paese straniero”, ha detto dal canto suo Don Giusto.  

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