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Il governo ticinese critica Roma

Una situazione che si ripete spesso lungo la Statale 34, come qui nel 2009. Keystone

Dopo la frana costata la vita il 18 marzo scorso a un motociclista, il governo ticinese ha scritto una lettera alle autorità italiane in cui critica la mancanza di “misure incisive” per la messa in sicurezza della strada statale che percorre la sponda occidentale dell’alto Verbano.

“Dobbiamo purtroppo constatare che, in territorio italiano, malgrado la situazione rimanga molto grave, non sono state adottate misure più incisive di messa in sicurezza della strada”. È questa la principale critica contenuta nella missiva che il governo ticinese ha indirizzato al ministro delle infrastrutture italiano, Graziano Delrio, e al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino.

Nella lettera, riportata giovedì dal quotidiano La Regione, le autorità ticinesi chiedono a quelle italiane quali sono i provvedimenti che intendono attuare, affinché episodi come quello del 18 marzo non si ripetano. Quel giorno, una frana staccatasi nei pressi di Cannobio causò il decesso di un motociclista ticinese.

In passato, altri smottamenti avevano già causato l’interruzione di questa trafficatissima strada, percorsa ogni giorno da oltre duemila frontalieri.

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Il governo ticinese evidenzia inoltre gli interventi adottati sul versante elvetico: “In passato anche in territorio svizzero […] si sono verificati eventi simili, seppur di minore entità, a seguito dei quali il governo del Cantone Ticino ha investito (e sta tuttora investendo) in maniera importante. Per contro dobbiamo purtroppo constatare che, in territorio italiano, malgrado la situazione rimanga molto grave, non sono state adottate misure più incisive di messa in sicurezza della strada”.

Una presa di posizione, quella del governo ticinese, che ha trovato l’appoggio del comune di Cannobbio. Il sindaco Giandomenico Albertella ha dal canto suo dichiarato che, tempo permettendo, i lavori di ripristino della strada si concluderanno entro domenica. La riapertura potrebbe essere martedì 4 aprile (senso unico alternato) o martedì 11 (doppio senso di marcia).

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