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Retata anti ‘ndrangheta in Brianza, ramificazioni anche Svizzera


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I Carabineri del nucleo investigativo di Monza hanno arrestato una ventina di persone sospettate di avere legami con la ‘ndrangheta. L’attività criminale dei fermati, a dire delle autorità, era in via d’espansione anche in Svizzera. Tra gli indagati anche un ticinese.

Ventidue misure cautelari per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e acquisizione indebita di esercizi pubblici, nonché porto abusivo di armi e associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, sono state eseguite giovedì mattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano.

Venti le persone ritenute vicine alla famiglia vibonese “Cristello” arrestati (per gli altri due obbligo di firma), legati alla Locale dell’Ndrangheta attiva in Brianza e in via di espansione in Germania, Spagna e Svizzera, Molti avevano rapporti anche con la famosa cosca di Frauenfeld.

I fermati avevano particolari interessi nei servizi di sicurezza dei locali pubblici nelle province di Monza, Como e Milano. 

Avrebbero agito, ad esempio, imponendo con la forza ai gestori di bar e discoteche determinate ditte di sicurezza, scegliendo le postazioni per i venditori ambulanti e intervenendo per la risoluzione di eventuali “controversie”, oltre allo spaccio di droga, all’usura e al recupero crediti. 

tvsvizzera.it/Zz/ansa con RSI (TG dell’11.06.2020)

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