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Bruxelles boccia la manovra di bilancio italiana

Come previsto, la Commissione Europea ha chiesto martedì all'Italia di presentare un nuovo documento programmatico di bilancio.

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“È con molto dispiacere che sono qui oggi. Per la prima volta la Commissione è costretta a richiedere ad uno Stato di rivedere il suo documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternative. Sfortunatamente i chiarimenti ricevuti lunedì non erano convincenti”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine della riunione dei commissari,Collegamento esterno riferendosi alle cifre presentate dall’Italia.

“Il Governo italiano – ha continuato Dombrovskis – sta apertamente e coscientemente andando contro gli impegni presi verso sé stesso e verso gli altri Stati membri”. “L’Europa è costruita sulla cooperazione, l’Eurozona è costruita su stretti legami di fiducia” con “regole che sono le stesse per tutti”, quindi “se la fiducia viene erosa, tutti gli Stati membri vengono danneggiati, la nostra Unione viene danneggiata”. 

Tre settimane di tempo

A maggio la Commissione aveva concluso di non aprire la procedura per debito “soprattutto perché l’Italia era sostanzialmente in linea con le regole”, ma “i piani attuali sono un cambiamento materiale che potrebbe richiedere una rivalutazione” di tutto, ha proseguito il vicepresidente della Commissione. “La palla è ora nel campo del Governo italiano, abbiamo tre settimane per un dialogo intenso che affrontiamo in modo costruttivo”, ha aggiunto.

Il commissario agli affari economici Pierre Moscovici ha dal canto suo dichiarato: “Siamo di fronte a una deviazione chiara, netta e in un certo modo rivendicata. La Commissione non mette in discussione le priorità del Governo come la lotta alla povertà, sono priorità che possono avere senso, ma ci importa l’impatto che queste misure hanno sul popolo, e questo ci porta all’opinione di oggi”.

Cosa succederà nelle prossime settimane? Le spiegazioni del corrispondente della RSI a Bruxelles Thomas Miglierina:

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“Indietro non si torna”

Da Roma, il premier Giuseppe Conte ha incassato il ‘no’ di Bruxelles affermando che “le critiche della Commissione saranno valutate nel merito”. “Ci riserviamo di rispondere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, ci confronteremo con i dati e le stime di crescita”.

Più stizzite le reazioni dei vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. A margine della sua visita in Romania, il leader della Lega e ministro dell’interno ha dichiarato che “non cambia nulla, i signori della speculazione si rassegnino, indietro non si torna”.

Di Maio, dal canto suo, in un post su Facebook non si è detto sorpreso: “E’ la prima manovra che non piace all’Ue. Non mi meraviglio: è la prima manovra italiana che viene scritta a Roma e non a Bruxelles”.

Al di là di questi botta e risposta, rimane la realtà delle cifre. “L’ampio stock di debito pubblico – scrive l’Ue nella sua OpinioneCollegamento esterno al documento programmatico – priva l’Italia di spazio di bilancio che serve per stabilizzare la sua economia in caso di shock macroeconomico e rappresenta un fardello intergenerazionale che pesa sugli standard di vita delle generazioni future”. E il costo del servizio del debito assorbe “una grande parte delle risorse pubbliche e danneggia la spesa produttiva italiana”.

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