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Da lunedì undici regioni d’Italia in rosso

Persone di spalle passano una a una da un militare che misura loro la febbre nei pressi di un gazebo con scritta Esercito
Immagine d'archivio. Keystone / Mourad Balti Touati

Buona parte dell'Italia sarà di nuovo confinata da lunedì e la Pasqua sarà blindata in tutto il Paese. Lo ha annunciato venerdì il ministero della salute, mentre la Penisola affronta la terza ondata della pandemia di coronavirus, con il rischio di saturazione degli ospedali. I nuovi casi registrati hanno sfiorato i 27'000 in 24 ore e in un solo giorno si contano 380 morti.

Il Governo ha dunque varato un decreto legge per fronteggiare l’impennata dei contagi e la diffusione delle nuove varianti del SARS-CoV-2. 

Le misure saranno in vigore da lunedì 15 marzo al 6 aprile. Il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato le ordinanze, che prevedono il passaggio in area rossa di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e Provincia autonoma di Trento, che si aggiungono a Campania e Molise.

In tali regioni scatterà la chiusura di scuole, bar e ristoranti, commerci non essenziali. Gli spostamenti saranno limitati a esigenze di lavoro, acquisto di beni di prima necessità ed emergenze sanitarie. Nelle zone arancioni resteranno invece aperte anche i negozi non essenziali.

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È in corso una verifica dei dati sulla Basilicata, in bilico tra rosso e arancione, ovvero il colore di tutte le altre Regioni tranne la Sardegna, che è area bianca. In altre parole, le regioni finora gialle passano al grado di restrizioni superiore.

L’intera Penisola sarà poi classificata zona rossa il 3, 4 e 5 aprile, vale a dire il fine settimana di Pasqua incluso il Lunedì dell’Angelo.

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L’elencoCollegamento esterno di Paesi e regioni a rischio diramato in Svizzera dall’Ufficio federale della sanità pubblica, che obbliga alla quarantena le persone di rientro da tali aree, comprende al momento 13 regioni italiane.

Intanto è arrivato il via libera al vaccino anti-Covid della multinazionale statunitense Johnson & Johnson anche dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA). Giovedì, il farmaco aveva ottenuto l’approvazione dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA). Si tratta del quarto vaccino approvato in Italia dopo quelli di Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca. quest’ultimo precauzionalmente sospeso in alcuni Paesi a causa di problemi di coagulazione del sangue in alcuni pazienti.

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