La televisione svizzera per l’Italia

Conte cauto sulle riaperture in Italia

Il premier Giuseppe Conte annuncia in televisione i dettagli della Fase 2 in Italia.
Il premier Giuseppe Conte annuncia in televisione i dettagli della Fase 2 in Italia. Keystone / Chigi Palace Handout

Le prime timide e graduali aperture in Italia, i cui dettagli sono stati annunciati domenica sera in diretta televisiva dal premier Giuseppe Conte, scatteranno a partire da lunedì 4 maggio.


In realtà già lunedì 27 hanno ripreso la loro attività alcuni cantieri pubblici e diverse imprese esportatrici ma la Fase due, di cui il presidente del Consiglio ha firmato il relativo decretoCollegamento esterno, inizierà solo tra una settimana, con l’apertura del settore manifatturiero, delle costruzioni e del commercio all’ingrosso.

Negozi e dettaglianti dovranno invece attendere il 18 maggio mentre per bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici le restrizioni finiranno il primo giugno.

Il servizio del TG 12:30:

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Tutto questo a condizione però, ha avvertito sempre Giuseppe Conte, che non torni a risalire la curva dei contagi. In linea generale saranno confermate le misure sul distanziamento sociale e le limitazioni agli spostamenti individuali, per i quali occorrerà sempre l’autocertificazione e valide motivazioni (lavoro, salute o necessità improrogabili).

I movimenti saranno consentiti anche all’esterno del comune di domicilio ma sempre all’interno dei confini regionali. Entro questi vincoli saranno permesse anche le visite a parenti e l’attività sportiva lontano da casa.

Potranno anche essere celebrati funerali ma con un limite di partecipazione di 15 persone mentre, per espressa opposizione del comitato scientifico, restano sospese le altre funzioni religiose, circostanza questa che ha provocato le proteste della chiesa italiana.

Saranno inoltre nuovamente autorizzate le sessioni di allenamento degli atleti professionisti (o non professionisti, se la loro attività è riconosciuta di interesse nazionale dal CONI) ma solo per discipline individuali e sempre nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e a porte chiuse. Gli allenamenti per gli sport di squadra dovrebbero invece essere permessi dal 18 maggio e al momento resta incerta la prosecuzione del campionato di calcio.

Non sono emerse novità invece riguardo alla gestione sanitaria della pandemia, in particolare sui test sierologici e l’app di tracciamento Immuni.

Un piano d’uscita che crea malumori

Il piano di uscita dal confinamento, più cauto rispetto a quello di altri paesi europei, ha suscitato qualche malumore.

Il corrispondente della RSI a Roma ha chiesto il parere del politologo ed editorialista della Stampa Massimiliano Panarari. “Ha finito ancora una volta per prevalere l’indicazione del comitato tecnico-scientifico, più propenso a maggiore cautela – osserva Panarari. In questo c’è la debolezza della classe politica che preferisce non prendere le proprie responsabilità”. 

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