La televisione svizzera per l’Italia

Marcello Foa verso la presidenza della Rai

Marcello Foa, Ceo del gruppo editoriale Corriere del Ticino, è stato proposto dal ministro del tesoro italiano Giovanni Tria per la carica di presidente della Rai. Amministratore delegato sarà invece Fabrizio Salini. 

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Marcello Foa sarà verosimilmente il nuovo presidente della Rai. Lascerà così l’attuale posizione di amministratore delegato del gruppo Corriere del Ticino. Il giornalista e scrittore è stato proposto dal ministro italiano del tesoro Giovanni Tria e dovrà ora essere votato dalla commissione di Vigilanza. Fabrizio Salini è dal canto suo stato nominato amministratore delegato.

Foa nel suo ufficio
Marcello Foa durante un’intervista a tvsvizzera.it (che trovate in fondo a questo articolo). tvsvizzera

Foa, classe 1963, dopo essere stato per molti anni caporedattore de “Il giornale”, nell’estate 2011 ha preso  le redini del gruppo editoriale TiMedia Holding SA di Melide (poi MediaTi), confluita lo scorso anno nel gruppo editoriale Corriere del TicinoCollegamento esterno (gruppoCdt) che comprende oltre al giornale anche due siti di news, una radio e la televisione privata TeleTicino.

“Mi impegno sin d’ora per riformare la Rai nel segno della meritocrazia e di un servizio pubblico davvero vicino agli interessi e ai bisogni dei cittadini italiani”, scrive il giornalista italo-svizzero sul suo profilo Facebook. E aggiunge: “Sono orgoglioso ed emozionato per la nomina a presidente della Rai, che è giunta inaspettata nell’arco di pochissime ore”.

“Ringrazio di cuore il primo ministro Giuseppe Conte, i vice premier Matteo Salvini e Luigi di Maio, il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’economia Giovanni Tria per la fiducia accordatami – scrive ancora Foa -. Sin dai tempi del mio maestro Indro Montanelli, mi sono impegnato per un giornalismo intellettualmente onesto e indipendente e da oggi rinnovo questo impegno morale nei confronti dei giornalisti e di tutti i collaboratori della Rai”.

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Di Maio: “Via raccomandati e parassiti”

“Oggi diamo il via a una rivoluzione culturale. Ora via i raccomandati e i parassiti”, ha commentato il vicepremier italiano Luigi Di Maio, nel presentare la scelta dei nomi da parte del governo.

“Per la Rai abbiamo fatto le nostre scelte. Con Fabrizio Salini e Marcello Foa garantiamo il rilancio della principale industria culturale del Paese”, ha scritto dal canto suo il premier italiano Giuseppe Conte su twitter.

Le querela contro Espresso

Il nome di Marcello Foa era finito sotto la lente in Italia all’inizio del mese di luglio, dopo la pubblicazione di un articolo del settimanale l’EspressoCollegamento esterno, nel quale si sosteneva come Foa fosse in prima linea “nella battaglia sovranista”, citando i suoi presunti contatti con Matteo Salvini, i 5 Stelle, la Russia e con l’ex braccio destro del presidente statunitense Trump (nonché teorizzatore del populismo) Steve Bannon.

La querela di Foa è arrivata una decina di giorni più tardi. “Il comportamento del settimanale è stato inqualificabile e chiaramente diffamatorio”, ha scritto il giornalista su Facebook. “Allora è giusto procedere per le vie giudiziarie”.

Giornalismi a confronto

Marcello Foa è stato intervistato da tvsvizzera.it nel 2017 in una serie di ritratti e approfondimenti contenuti nel dossier “Storie sul confine“. Il tema dell’intervista erano le differenze tra il giornalismo italiano e quello elvetico.

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Dentro le notizie, giornalismi a confronto

Questo contenuto è stato pubblicato al “Dal punto di vista giornalistico l’Insubria non funziona”, dice Foa, sottolineando come non esistano abbastanza scambi e contatti fra la stampa da una parte e dall’altra del confine. La divisione ha fatto crescere due tradizioni giornalistiche completamente differenti, con i relativi pregi e difetti.  “La Svizzera è forse uno dei pochissimi paesi deve la tutela…

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