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Licenziato l’ex “gorilla” di Macron che picchiò i manifestanti

Primo piano di Macron; subito dietro di lui, Benalla; circondati dalla folla (mani e telefonini protesi verso il presidente)
Alexandre Benalla (a destra del presidente Macron) in un'immagine del maggio 2017. Keystone

Alexandre Benalla, il collaboratore del presidente francese Macron che picchiò due giovani durante le manifestazioni del 1° maggio a Parigi, è stato posto venerdì in stato di fermo dalla polizia giudiziaria parigina.

L’Eliseo annuncia peraltro di aver avviato la “procedura di licenziamento” del funzionario di sicurezza, dopo una vera e propria bufera scoppiata in seguito a rivelazioni del quotidiano Le Monde.

Benalla, che è stato interrogato in mattinata, il 1° maggio stava assistendo di persona a un’operazione di polizia quando -coperto da un casco delle forze dell’ordine- picchiò un ragazzo e una ragazza in Place de la Contrescarpe.

Seconda conferma da un video

Che vittima del ventiseienne fosse anche una ragazza era stato anticipato da Le Monde nelle prime rivelazioni, ma un video diffuso nel frattempo da Huffpost ha svelato chiaramente anche questo secondo caso.

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Nel filmato si vede Benalla -ex bodyguard, fedelissimo di Macron e responsabile della sicurezza nelle trasferte del presidente- sbattere la ragazza contro un muro e cercare di farla cadere a terra.

Sospeso e dequalificato (forse)

Prima che la vicenda fosse resa pubblica da Le Monde, a Benalla era stata comminata una sospensione di due settimane dal suo incarico e, sostiene l’Eliseo, il trasferimento a un ruolo meno importante e circoscritto al palazzo.

In realtà, l’uomo è poi stato visto all’aeroporto di Roissy e sul pullman, in occasione del rientro della squadra di calcio della Francia dai mondiali di Russia. Presenza che l’Eliseo giustifica con l’eccezionalità della circostanza.

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Secondo radio France Inter, il ministro dell’Interno Gérard Collomb era stato informato dei fatti di Place de la Contrescarpe già il 2 maggio.

Il palazzo presidenziale giustifica l’avvio della procedura di licenziamento soltanto ora evocando “nuovi elementi” a carico di Benalla. Macron, da parte sua, non si è espresso sull’accaduto.

Stando a BFM-TV, giovedì una decina di poliziotti in borghese ha visitato il domicilio di Alexandre Benalla nell’hinterland parigino recuperando, tra l’altro, l’auto di servizio dell’Eliseo.

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