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Le due facce del G20 ad Amburgo

Mentre i partecipanti al G20 lavorano per arrivare a un documento comune su clima e protezionismo, per le strade di Amburgo si diffonde la protesta, anche violenta. Venerdì si è tenuto intanto il primo, atteso faccia a faccia tra il presidente statunitense Donald Trump e quello russo Putin, che hanno annunciato un cessate-il-fuoco nel sudovest della Siria.

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Per la prima volta i due leader si stringono la mano, si guardano negli occhi: fino a oggi si erano parlati solo al telefono. “Discuteremo ora e continueremo a farlo”, ha detto Trump. “Mi aspetto una evoluzione positiva per noi e per la Russia. È un onore essere qui con Lei”. Putin ricambia la cordialità.

Secondo indiscrezioni, i presidenti avrebbero discusso di Siria, Ucraina, lotta al terrorismo e sicurezza informatica. Dopo oltre due ore di incontro, l’annuncio di un accordo tra Stati Uniti, Russia e potenze regionali per un cessate-il-fuoco nel sudovest della Siria a partire da domenica.

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Le proteste, a margine del G20, sono iniziate giovedì sera e proseguite venerdì. Centinaia di manifestanti si sono scontrati con la Polizia e decine di attivisti sono stati fermati. Si contano oltre 200 feriti tra agenti e dimostranti.

Per contenere la situazione, le forze dell’ordine hanno chiesto e ottenuto rinforzi dai länder circostanti.

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