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Siria, all’Onu nessuna intesa su Aleppo

Bocciate due risoluzioni -francese e russa- al Consiglio di sicurezza; De Mistura: "così, fra due mesi la città sarà un cumulo di macerie"

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La Siria è confrontata nuovamente con uno stallo diplomatico. Sabato sera, al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sono state bocciate due risoluzioni su Aleppo, avanzate da fronti opposti. L’inviato ONU Staffan De Mistura torna così a dire che se si continua così tra due mesi la città sarà soltanto un cumulo di macerie.

La prima risoluzione, proposta dalla Francia e sostenuta da 40 paesi per una immediata no-fly zone sopra Aleppo, è stata bocciata dalla Russia. La seconda, proposta dalla Russia per il ritiro di tutti i ribelli da Aleppo, è stata affossata per i voti insufficienti.

Un giorno di alta tensione al Consiglio di sicurezza, quindi, ma anche di ennesima impasse diplomatica mentre ad Aleppo si continua a morire.

“Oggi abbiamo partecipato a una delle più particolari riunioni del Consiglio, abbiamo votato su due risoluzioni e nessuna è stata adottata.”, ha detto l’ambasciatore russo all’Onu Vitaly Churkin.

I paesi del blocco occidentale rimproverano alla Russia di aver messo il veto a una risoluzione per la quinta volta in oltre cinque anni di conflitto.

“Ancora una volta”, commenta l’ambasciatore britannico Matthew Rycroft, “il veto non ha permesso di creare la necessaria unità per ridare speranza alla popolazione siriana. Il veto russo è un cinico abuso del privilegio e della responsabilità di essere membri permanenti del Consiglio di sicurezza.”

Nessuno spiraglio diplomatico dunque, mentre nei quartieri ribelli di Aleppo almeno 250mila civili sono intrappolati in mezzo ai combattimenti.

Due giorni fa l’inviato speciale ONU per la Siria Staffan de Mistura aveva usato fortissime parole: “Se continueranno le operazioni militari, fra due mesi Aleppo potrebbe essere totalmente distrutta e per migliaia di civili sarà troppo tardi.”

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