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Dormire all’aperto per attirare l’attenzione sui senzatetto

Circa 50 mila persone, tra cui star del mondo dello spettacolo, si sono accampate all’addiaccio per una notte in oltre 50 città del mondo, da New York a Londra, da New Delhi a Brisbane fino a Madrid, per una raccolta fondi a favore dei senzatetto.

Senzatetto a Bruxelles in una foto d archivio.
Senzatetto a Bruxelles in una foto d’archivio. Copyright 2018 The Associated Press. All Rights Reserved.

L’iniziativa, denominata “The World’s Big Sleep Out” e organizzata dall’associazione scozzese Social Bite, mira a mettere insieme 50 milioni di dollari per aiutare un milione di clochard e rifugiati.

Una gara di solidarietà che ha riscosso molti contributi individuali ma anche da parte di banche e aziende, da Deutsche Bank a Deloitte e Unilever. In molte città, come a Londra, i partecipanti hanno dormito in sacchi di plastica arancione sfidando la pioggia o temperature molto rigide, condizioni meteo che chi è costretto a dormire per strada affronta ogni giorno.

Nella capitale britannica l’attrice Helen Mirren, premio Oscar nel 2007, ha letto a Trafalgar Square alcune favole della buonanotte alle oltre 2000 persone accampatesi a Trafalgar Square, così come hanno fatto altre star, alternandole a concerti o performance: Will Smith, Brian Cox (entrambi a New York), Chris Martin, Frank Turner.

Tra le città coinvolte nell’iniziativa anche Edimburgo, Belfast, Manchester, Chicago, Madrid, Manila, Hong Kong, Santiago.”Quello che mi disturba, profondamente, è la crescita esponenziale dei senzatetto che ho notato in tutte le città, Los Angeles, New York, Londra”, ha osservato la Mirren. “Non si può negarlo, il problema è di fronte a voi, è di fronte a tutti noi”, ha proseguito, sottolineando che “la linea tra chi ha una casa e chi no è molto sottile per molte famiglie”.

Ma non manca chi critica l’iniziativa, ricordando che bisognerebbe interagire con rispetto e solidarietà verso i senzatetto tutto l’anno, non solo sotto Natale. E soprattutto rimuovere le cause principali del fenomeno: gli aumenti degli affitti, la carenza di alloggi popolari, lo smantellamento del welfare, la disoccupazione.

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