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Apple vince il ricorso sulle tasse in Irlanda

Primo piano di un MacBook Air sulle ginocchia di una persona seduta tra il pubblico nel Parlamento europeo di Strasb
Perché l'UE [nell'immagine d'archivio, l'Europarlamento a Strasburgo] non vara semplicemente una legge sulla tassazione delle multinazionali? La risposta nel commento sotto. Keystone / Patrick Seeger

Il Tribunale dell'Unione Europea ha annullato la decisione della Commissione UE sugli accordi tra il fisco irlandese e Apple. In sostanza, la multinazionale statunitense non dovrà versare 13 miliardi di euro in imposte arretrate nelle casse di Dublino, come avrebbe voluto l'Antitrust e come deliberato dall'esecutivo comunitario nel 2016.

Bruxelles criticava il regime fiscale speciale che l’Irlanda, pur di avere la sede europea dell’azienda sul proprio territorio, ha concesso ad Apple.

Ma secondo il Tribunale dell’UE “la Commissione non è riuscita a dimostrare in modo giuridicamente adeguato l’esistenza di un vantaggio anti concorrenziale ai sensi dell’Articolo 107”, si legge nella sentenza.

L’articolo in questione del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) è quello che sancisce l’incompatibilità di principio degli aiuti concessi dagli Stati con il mercato unico.

Il verdetto di mercoledì è una sconfitta per la per la vicepresidente della Commissione e Commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager. “Studieremo la sentenza e rifletteremo sui possibili altri passi da prendere”, ha dichiarato, ribadendo l’obiettivo di vedere tutte le aziende pagare la loro giusta parte di tasse.

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Le motivazioni in dettaglio

Secondo la corte, “la Commissione ha sbagliato a dichiarare che Apple ha avuto un vantaggio selettivo e quindi, per estensione, un aiuto di Stato”. Bruxelles “ha concluso erroneamente” che le autorità fiscali di Dublino “hanno dato ad Apple un vantaggio selettivo” consentendo loro di non imputare alle loro filiali irlandesi i redditi ottenuti dalle vendite fuori dall’America, mentre “avrebbe dovuto dimostrare che il reddito rappresentava il valore delle attività realmente portate avanti dalle filiali irlandesi”.

Inoltre, “la Commissione non è riuscita a dimostrare errori metodologici nel tax ruling contestato che avrebbe portato ad una riduzione dei profitti di Apple in Irlanda”.

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Perché questo caso è importante? E perché l’UE non vara semplicemente una legge sulla tassazione delle multinazionali? Il commento del corrispondente RSI da Bruxelles.

Una sentenza salutata da Apple e dalla stessa Irlanda, Paese che si è sempre rifiutato di recuperare il colossale importo.

In attesa dell’esito del ricorso, Apple aveva comunque provveduto -nel settembre 2018- a versare 14 miliardi in un conto bloccato. Mercoledì, in una nota, auspica una “soluzione globale” sul “modo in cui i pagamenti delle imposte sul reddito di una multinazionale sono ripartiti tra i diversi Paesi”.


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