Vladimir Putin si rivolge alla nazione dopo l’attentato di Mosca: “Un atto barbaro”
"Un atto terroristico sanguinoso e barbaro": parole di Vladimir Putin che, il giorno dopo l'attacco terroristico costato la vita a più di 130 persone, si è rivolto alla nazione con un lungo messaggio nel quale promette vendetta.
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tvsvizzera.it/mrj con agenzie
“Hanno sparato a bruciapelo ai nostri cittadini, ai nostri bambini. Proprio come i nazisti. Tutti gli autori, gli organizzatori e i committenti di questo crimine subiranno una giusta e inevitabile punizione. Chiunque siano, chiunque li guidi. Ripeto: identificheremo e puniremo tutti coloro che stanno dietro ai terroristi, che hanno preparato questa atrocità, questo attacco alla Russia, al nostro popolo”.
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Il presidente russo ha poi confermato che, tra le 11 persone arrestate ci sono anche i quattro presunti esecutori della strage avvenuta venerdì sera in una sala per concerti in un centro commerciale della capitale. “Stavano scappando in Ucraina dove era stata preparata loro una finestra per varcare il confine”, ha detto Putin, senza mai citare la rivendicazione del sedicente Stato islamico (IS). Rivendicazione ribadita ancora sabato pomeriggio dall’IS che ha mostrato una foto dei quattro attentatori, definendo l’attacco una vendetta contro i Paesi che combattono l’islam. La rivendicazione è stata giudicata attendibile dalla Casa bianca, che nelle scorse settimane aveva allertato Mosca del rischio di possibili attacchi jihadisti. Washington ha smentito qualsiasi coinvolgimento dell’Ucraina prima ancora che lo facesse Kiev secondo cui le accuse di Mosca sono un pretesto per un escalation nel conflitto.
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