La televisione svizzera per l’Italia

Il benessere degli animali non è sempre una priorità

Mucche in una stalla.
Non sempre le aziende agricole sono esemplari come nel caso della fotografia. KEYSTONE/KEYSTONE/GAETAN BALLY

Da anni i volontari delle associazioni che difendono gli animali in Svizzera segnalano e denunciano fattorie e allevamenti dove gli animali non vengono curati adeguatamente. Risultato? Nonostante le segnalazioni, la raccolta di prove e le denunce, spesso per l’allevatore tutto si risolve con una multa di poche centinaia di franchi.

Fanno eccezione casi gravi: come quello della cosiddetta “fattoria degli orrori”, nel Canton Turgovia, il cui proprietario è finito in Tribunale. O, tornando in Ticino, il caso avvenuto qualche anno fa che aveva portato alla chiusura di una fattoria ticinese e al sequestro del bestiame maltrattato.

Ma davvero per il resto tutto va (abbastanza) bene? In quanto a controlli, ad esempio, secondo alcuni il Ticino non si distingue per essere particolarmente zelante rispetto agli altri Cantoni. Così per vederci chiaro, Patti chiari, la trasmissione per i consumatori della RSI, si è rivolta a un’esperta: Alice Raselli, da una decina d’anni ispettrice per conto della Protezione svizzera per gli animali.

Con il suo aiuto, e rigorosamente a sorpresa, abbiamo visitato alcune aziende agricole nella Svizzera italiana. Risultato: non sempre il benessere degli animali è tra le principali preoccupazioni degli allevatori: in una piccola azienda del Sopraceneri ad esempio, gli animali invece di avere un’area di svago adeguata sono costretti a convivere con vecchi scarti di cibo, rifiuti e macchinari.

In una fattoria con il marchio Bio Suisse invece, all’entrata dell’azienda abbiamo trovato un animale morto e abbandonato da tempo. Per non parlare delle mucche costrette a vivere nel fango e non adeguatamente curate e pulite. Le risposte dei diretti interessati? Alcuni hanno riconosciuto i problemi promettendo di intervenire mentre altri non hanno voluto saperne respingendo sistematicamente le critiche.

Ma in Ticino il benessere degli animali è davvero una priorità? Guardate l’inchiesta:

Contenuto esterno

Attualità

sparatoria Fico

Altri sviluppi

Il premier slovacco Fico ferito a colpi di pistola

Questo contenuto è stato pubblicato al È in gravissime condizioni il primo ministro slovacco Robert Fico colpito da proiettili al petto e all'addome mentre salutava la popolazione dopo una riunione di Governo. Arrestato l'aggressore.

Di più Il premier slovacco Fico ferito a colpi di pistola
Stalking

Altri sviluppi

Il Consiglio federale si ricrede sul reato di stalking

Questo contenuto è stato pubblicato al Finora il Governo non riteneva necessario catalogare questo tipo di atti persecutori come reato in quanto il diritto penale e quello civile permettono già di procedere contro singoli comportamenti. Ora però ne riconosce la necessità.

Di più Il Consiglio federale si ricrede sul reato di stalking
lenzuolo con scritta in francese prigione morta

Altri sviluppi

Francia, è caccia all’uomo

Questo contenuto è stato pubblicato al Circa 200 agenti francesi stanno cercando in tutta la Normandia Mohamad Amra, il detenuto evaso martedì da un furgone che lo stava trasportando in prigione.

Di più Francia, è caccia all’uomo
sistema antiaereo svizzero

Altri sviluppi

Maggiore margine di manovra al Governo elvetico per l’export di armi

Questo contenuto è stato pubblicato al Una modifica della legge federale sul materiale bellico messa in consultazione dal Governo elvetico prevede un maggiore margine di manovra per il Consiglio federale nelle esportazioni di materiale bellico.

Di più Maggiore margine di manovra al Governo elvetico per l’export di armi
martelletto del giudice

Altri sviluppi

Ousman Sonko condannato a 20 anni di carcere

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona, nel canton Ticino, ha condannato l'ex ministro dell'Interno del Gambia Ousman Sonko a 20 anni di detenzione per ripetuti crimini contro l'umanità.

Di più Ousman Sonko condannato a 20 anni di carcere
studenti se ne vanno dall'università di berna

Altri sviluppi

Proteste pro-palestinesi, sgomberata l’Università di Berna

Questo contenuto è stato pubblicato al È stato necessario l'intervento (pacifico) delle forze dell'ordine per allontanare un gruppo di studenti e studentesse pro-palestinesi che stavano occupando un edificio dell'Università di Berna.

Di più Proteste pro-palestinesi, sgomberata l’Università di Berna

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR