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Chiuso il conflitto fiscale con l’UE

Eveline Widmer-Schlumpf con il collega austriaco Hans Jörg Schelling Tomas Miglierina/RSI

La Consigliera federale Widmer-Schlumpf in Lussemburgo firma un'intesa che metterà fine a cinque regimi controversi con l'Europa

“La fine del conflitto fiscale permetterà di affrontare i veri problemi”: così Eveline Widmer-Schlumpf prima delle riunione in Lussemburgo con i ministri delle finanze dell’UE, durante la quale ha firmato un accordo che mette fine a cinque regimi fiscali controversi. L’ascia di guerra era già stata sotterrata con una dichiarazione congiunta in giugno.

“È importante che le regole siano ora uguali per tutti”, ha dichiarato la consigliera federale, che in cambio dell’abbandono da parte della Confederazione e dei cantoni di privilegi concessi alle aziende straniere (considerati discriminatori dall’UE) si attende aperture in altri campi, come l’accesso al mercato europeo per banche e assicurazioni.

I Ventotto (l’Italia in particolare) dovrebbero inoltre rinunciare alle sanzioni nei confronti di Berna, pur riservandosi la possibilità di riadotterne se i nuovi regimi (in settembre è stata presentata la terza riforma della tassazione delle imprese) non dovessero a loro volta risultare conformi. Si parla in particolare dei cosiddetti “licence box”, strumenti adottati anche in 9 Stati membri dell’UE e su cui Bruxelles dove ancora pronunciarsi.

pon/ATS

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