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La Cineteca svizzera ha finalmente il suo archivio

Verrà inaugurato ufficialmente venerdì a Penthaz, nel canton Vaud, il centro di ricerca e l'archivio della Cineteca svizzera, una delle più importanti al mondo per dimensioni e varietà della sua collezione. La Radiotelevisione svizzera l'ha visitato in anteprima.

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Ci sono voluti 20 anni e oltre 50 milioni di franchi, ma per il direttore della Cineteca svizzera Frédéric Maire (che è anche stato direttore artistico del Festival del film di Locarno) “la soddisfazione è gigantesca”. “È il primo edificio federale interamente dedicato al cinema. E non è cosa da poco”, ha sottolineato.

La genesi del progetto risale all’inizio di questo millennio e il cantiere è stato aperto nel 2010. Il ritardo è dovuto all’introduzione della parte digitale (non compresa nel progetto iniziale stimato a 49,5 milioni di franchi) per la quale si è dovuto chiedere un credito aggiuntivo concesso dal parlamento solo nel 2008.

“Non era facile, all’epoca, far capire quanto sarebbe diventato importante il digitale. Abbiamo dovuto batterci, ma il tempo ci ha dato ragione”, racconta Maire.  

Alla fine grazie a quella che il direttore definisce “una gestione rigorosa”, il centro di ricerca e l’archivio è venuto a costare meno di quanto preventivato, per un totale di 50,6 milioni di franchi. Vi si trovano 85’000 film, 3 milioni di foto, milioni di poster e anche decenni di edizioni del cinegiornale svizzero. 

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