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Morto il teologo “dissidente” Hans Küng

Hans küng
Hans Küng nel 2013. Keystone / Daniel Bockwoldt

Hans Küng, teologo e saggista svizzero, è morto martedì all'età di 93 anni. È ricordato soprattutto per le sue posizioni critiche nei confronti della Chiesa, in particolare quelle contro l'infallibilità papale.

A dare la notizia del decesso di Küng è stata la fondazione Weltethos, da lui cofondata. Secondo quanto si legge nell’annuncio su facebook, il teologo si è spento pacificamente a Tubinga, in Germania.

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Küng è stato uno dei più conosciuti e tenaci critici della Chiesa cattolica ufficiale. Le sue tesi sull’infallibilità papale, in particolare, hanno fatto sì che nel 1979 gli fosse revocata dal Vaticano la missione canonica per insegnare. Un fatto che gli ha però anche conferito molta popolarità e non gli ha impedito di continuare a tenere lezioni a Tubinga, senza essere affiliato alla facoltà di teologia, e nel mondo intero come professore invitato.

Hans Küng, figlio di un calzolaio, nasce nel 1928 a Sursee, nel cantone Lucerna. Dopo il liceo studia filosofia e teologia a Roma e poi a Parigi. Dal 1960 Küng insegna all’Università Eberhard-Karl di Tubinga. Nel 1962 è nominato da papa Giovanni XXIII consulente teologico del Concilio Vaticano II.

Nel 1995, un anno prima di andare in pensione, confonda Weltethos (etica planetaria), attiva nell’educazione e la ricerca culturale interreligiosa. Dal 2013 si è ritirato dalla vita pubblica. 

Mondialmente conosciuto

Gli scritti di Hans Küng sono stati tradotti in una ventina di lingue. Oltre 50 i suoi libri, tra cui molti “bestseller”, letti nei settori culturali, sociali e confessionali più disparati. Uno degli svizzeri più conosciuti all’estero, si è impegnato per una Svizzera tollerante e aperta.

È anche noto per le sue posizioni contro il celibato dei preti e a favore dell’ordinazione femminile e della contraccezione.

Küng si è lanciato con vigore per allargare gli orizzonti della chiesa cattolica, ciò che gli ha provocato non pochi screzi con la gerarchia vaticana, anche con papa Ratzinger, un tempo suo collega a Tubinga.

Elogi per Francesco

Se all’elezione di Benedetto XVI Küng aveva espresso la sua  “gigantesca delusione”, per Papa Francesco ha riservato parole di elogio. Secondo lui, l’argentino ha profondamente cambiato l’atmosfera della curia attraverso il suo linguaggio diretto, lo stile di vita atipico rispetto ai predecessori e il suo rapporto al Vangelo.

Potete trovare più dettagli sulla vita e il pensiero di Küng in questo ritratto, pubblicato da swissinfo in occasione degli 80 anni del teologo.

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tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 06.04.2021)

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