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L’esercito svizzero si attrezza contro i cyberattacchi

Un militare lavora sul suo computer.
Le nuove minacce sono soprattutto virtuali. KEYSTONE/KEYYSTONE/PETER SCHNEIDER

Ci saranno anche esperte ed esperti elvetici alla più grande esercitazione di cyberdifesa svoltasi a livello mondiale che si terrà nei prossimi giorni.

Il Comando Ciber delle forze armate sarà impegnato la prossima settimana, dal 23 al 25 aprile, nel test denominato “Locked Shields 2024” organizzato in ambito NATO.

La simulazione prevede attacchi informatici a infrastrutture sensibili di un Paese fittizio che le e i partecipanti sono chiamati a scongiurare.

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Nel corso dell’esercitazione gli avversari virtuali sferreranno incursioni in tempo reale contro reti informatiche e infrastrutture critiche simulate. Compito della difesa è quello di individuare e neutralizzare questi attacchi informatici.

Nel corso del test, oltre alla cyberdifesa tecnica saranno valutati anche la procedura di notifica e di reporting, i processi decisionali, la valutazione giuridica e le attività di comunicazione.

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Il segretario generale della Nato Stoltenberg con la ministra della difesa elvetica Viola Amherd.

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Il team elvetico è integrato in un gruppo multinazionale assieme a militari delle forze armate austriache e guardie nazionali di due Stati federali americani.

In totale saranno presenti a livello mondiale 4’000 esperti ed esperte provenienti da 40 nazioni. La delegazione della Svizzera, che partecipa regolarmente a questa esercitazione dal 2010, è composta da una settantina di persone tra soldati di milizia e soldati di professione, impiegati e impiegate dell’Amministrazione federale e gestori di infrastrutture critiche nazionali.

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