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Venticinque anni fa chiudeva l’ultima scena aperta della droga

Una scena consueta del Letten: diverse persone sedute in terra
Una scena consueta al Letten. In questo caso un anno prima della chiusura. Keystone / Martin Ruetschi

Il 14 febbraio del 1995 ci fu la chiusura a Zurigo dell'ultima scena aperta della droga in Svizzera. Tre anni prima fu chiuso Platzspitz. Il tutto sulla scia di una nuova politica della Confederazione in materia di droga.

Fu una giornata di San Valentino tutt’altro che a sfondo sentimentale quella che si consumò, esattamente un quarto di secolo fa, nell’area di una stazione dismessa di Zurigo. Quel giorno, infatti, le autorità cittadine procedettero alla chiusura del Letten: l’ultima “scena aperta” della droga in Svizzera.

Tre anni prima era stato attuato lo sgombero del Platzspitz: oggi un tranquillo parco; prima del 1992, luogo di desolazione e di ritrovo, ogni giorno, per centinaia e centinaia di tossicodipendenti intenti a drogarsi alla luce del sole.

Ma l’evacuazione del “parco delle siringhe”, da tempo motivo di notevole imbarazzo per la coscienza civile della città, non risolse definitivamente il problema. I tossicodipendenti si concentrarono infatti nella zona del Letten: altro luogo destinato così, per alcuni anni, a divenire tristemente famoso.

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La sua chiusura, quel martedì di 25 anni orsono, avvenne sullo sfondo dell’introduzione in Svizzera della “politica dei 4 pilastri” in materia di droga: prevenzione, terapia, riduzione del danno e repressione. Un approccio, una strategia di salute pubblica, che ha determinato un sensibile calo dei decessi per droga e un ridimensionamento delle attività criminali legate al fenomeno.

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