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Circolano ancora troppe mascherine non idonee

Confezione di mascherine sanitarie in farmacia.
Keystone / Urs Flueeler

Non tutte le mascherine attualmente commercializzate in Svizzera sono idonee contro il coronavirus.

Quando è scoppiata la pandemia lo scorso mese di marzo c’era estrema penuria di questo tipo di protezioni igieniche e la Confederazione non riusciva ad assicurarne la dotazione minima neanche agli operatori sanitari.

Inoltre le raccomandazioni delle stesse autorità, nazionali e internazionali, sul tema sono state piuttosto ondivaghe.

Ora vengono fabbricate anche internamente e le scorte sono sufficienti ma si trovano ancora sugli scaffali prodotti non idonei, per non dire nocivi: mascherine confezionate contro lo smog e polveri fini sui cantieri ma inefficaci contro virus e batteri.

Di queste la Confederazione ne ha importate 18 milioni dalla Cina durante l’emergenza. Portano il marchio CE che dovrebbe garantire la loro certificazione medica secondo gli standard UE ma in realtà non è così.

In carattere piccolo si trova spesso il marchio originale cinese che ne attesta l’utilità esclusivamente ai fini della prevenzione contro l’inquinamento dell’aria.

Le autorità sanitarie si sono già attivate per impedire in futuro l’importazione di mascherine inefficaci contro il Covid-19. Ma al momento, avverte Berna, circolano ancora prodotti non idonei e per questo motivo i consumatori sono invitati a fare molta attenzione.

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tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG dell’1.9.2020)

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