Una grossa frana verificatasi domenica nel massiccio del Bernina, in Engadina (canton Grigioni), non ha avuto apparentemente gravi conseguenze. Stando alle informazioni attuali, sembra infatti che non ci siano stati morti o feriti.
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tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Lo scoscendimento di una grossa frana si è verificato sul Pizzo Scerscen (che culmina a 3’970 metri) verso le 7:00 di domenica, ha dichiarato all’agenzia Keystone-ATS il sindaco di Samedan, Gian Peter Niggli, confermando informazioni pubblicate da vari media. Il volume della frana è stimato a oltre un milione di metri cubi e la roccia è ammassata su una lunghezza di oltre cinque chilometri in Val Roseg.
“Da voli di ricerca non sono emerse persone decedute o ferite”, ha affermato Anita Senti, portavoce della polizia cantonale grigionese. Inoltre, non sono stati segnalati dispersi.
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Evento “molto raro”
Una frana di queste dimensioni è “molto rara”, secondo Niggli. Il suo volume è dello stesso ordine di grandezza di quella avvenuta a Bondo (GR) nel 2017. Allora persero la vita otto escursionisti e vennero distrutti numerosi edifici.
Il gruppo di escursionisti che ha trascorso la notte nel rifugio Tschierva del Club Alpino Svizzero (CAS), vicino a dove si è staccata la frana, è al sicuro. “Si può presumere che nessuno si trovasse in zona a quell’ora del mattino”, ha dichiarato ancora il sindaco.
Analisi della situazione in corso
Le autorità consigliano di non recarsi in Val Roseg e nella zona interessata dalla frana. Il comune di Samedan sta analizzando la situazione in collaborazione con l’Ufficio cantonale delle foreste e dei pericoli naturali e adotterà le misure necessarie, ha spiegato Niggli. Verrà esaminato anche il rischio di formazione di un lago nella valle a causa dello scoscendimento.
Come indicato dal CAS Bernina sul suo sito web, l’accesso ai rifugi Tschierva e Coaz è compromesso dalla caduta di massi. Anche i passaggi dal ghiacciaio della Tschierva al Pizzo Roseg, al Pizzo Scerscen e al Pizzo Aguagliouls sono interessati.
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