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Nuove centrali per combattere la penuria di elettricità

Pali dell alta tensione sulle Alpi, vicino ad Airolo in Ticino.
Circa il 20% dell'energia elettrica consumata in Svizzera è prodotta dalle centrali nucleari. © Keystone / Gaetan Bally

La possibile carenza di elettricità preoccupa le autorità elvetiche. Per garantire l'approvvigionamento elettrico il governo federale vuole così creare scorte di energia idroelettrica e realizzare centrali elettriche di riserva per situazioni di emergenza.

A partire dal 2025, secondo gli esperti, potrebbero verificarsi difficoltà di approvvigionamento elettrico. Per questo motivo, il Consiglio federale sta cercando oggi le soluzioni praticabili per domani.

Rimanere senza elettricità può diventare un tema di attualità anche alla luce del fatto che in Svizzera è previsto lo smantellamento delle centrali nucleariCollegamento esterno che attualmente forniscono circa il 20% dell’elettricità consumata nella Confederazione. 

  • Il 66 per cento dell’elettricità fornita nel 2020 proveniva da grandi centrali idroelettriche. 76 per cento dell’energia idroelettrica era di origine svizzera.
  • Il 19,9% dell’elettricità fornita derivava dalle centrali nucleari.
  • La percentuale dei nuovi vettori energetici rinnovabili (energia solare, eolica, biomassa e piccole centrali idroelettriche) è continuata ad aumentare ed è passata al 10,3%. Di questa quota, l’87 per cento circa è stato prodotto in Svizzera.
  • Solo una piccola parte dell’elettricità fornita nel 2020 proveniva da vettori energici fossili (1,8%).

Fonte: Ufficio federale dell’energiaCollegamento esterno

Tuttavia, il governo federale ha deciso di non ripercorrere la strada che porta al nucleare, come chiesto nel novembre del 2021 dal partito populista UDC (Unione democratica di centro). Giovedì la consigliera federale Simonetta Sommaruga, responsabile del dossier ‘energia’, ha presentato alcune soluzioni per far fronte in futuro ad eventuali carenze di elettricità. La principale soluzione è quella di garantire il rifornimento creando una riserva di energia idroelettrica già per l’inverno 2022/2023. I gestori delle centrali dovranno trattenere una “una certa quantità di energia che può essere richiamata quando necessario”.

Centrali di riserva

Il Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) inoltre inizierà immediatamente i lavori preparatori per un’eventuale gara di appalto volta alla costruzione di centrali – anche a gas, ma non nucleari – di riserva. L’attenzione dovrà essere focalizzata sulle infrastrutture già esistenti e attualmente non utilizzate.

Stando al Consiglio federale, queste centrali di riserva serviranno come una seconda soluzione di assicurazione e dovrebbero completare in modo ottimale la riserva idroelettrica.

Il costo di queste centrali si attesterebbe a un massimo di 700-900 milioni di franchi, che potrebbero diminuire nel caso in cui vengano utilizzate infrastrutture già esistenti. I costi d’esercizio ammonterebbero a 6 milioni di franchi all’anno.

Efficienza elettrica

Il Consiglio federale, per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico, intende anche trovare soluzioni per aumentare l’efficienza elettrica. Tra le ipotesi avanzate, da concretizzare con i cantoni, figurano l’aumento degli incentivi per la sostituzione dei riscaldamenti elettrici oppure vincoli per l’illuminazione degli edifici ad uso commerciale e industriale.

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