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Legge sul riciclaggio mitigata dalle Camere

Veduta di una sala parlamentare con postazioni separate da pannelli di plexiglass e plastica sui paravento dei microfoni
Sul fronte sanitario, oltre alle precauzioni ben visibili nell'immagine, sono stati introdotti test PCR salivari ogni tre giorni per i parlamentari. Keystone / Alessandro Della Valle

Si è aperta lunedì la Sessione primaverile delle Camere federali a Berna, dove i politici e il personale impiegato a Palazzo sono tutti stati invitati a sottoporsi a un test salivare per il Covid-19. Il Consiglio nazionale (camera bassa) ha aperto i lavori con una modifica alla Legge sul riciclaggio di denaro, il Consiglio degli Stati (camera alta) accogliendo la ratifica di un trattato di assistenza giudiziaria tra la Svizzera e l'Indonesia.

Sul fronte sanitario, Il Parlamento ha quindi accolto l’invito del Consiglio federale (governo) a effettuare esami capillari durante la sessione. I deputati potranno farsi testare due volte alla settimana e nell’arco di tre ore riceveranno il risultato via SMS. In caso di positività dovranno naturalmente mettersi in isolamento e seguire le indicazioni delle autorità cantonali.

La partecipazione ai test PCR salivari -che sono più precisi dei test rapidi e non richiedono la presenza di personale medico specializzato- è volontaria ma fortemente raccomandata. Gli esami completano il già esistente piano di protezione, che non muta: mascherina obbligatoria, pannelli in plexiglas, accesso all’edificio solo ai collaboratori personali dei parlamentari e a giornalisti con tessera permanente.

Tra i temi più urgenti all’ordine del giorno figurano quelli legati all’emergenza sanitaria: i miliardi di franchi da stanziare per le aziende in difficoltà, le indennità di disoccupazione da estendere e il ruolo del Governo nella gestione della pandemia. Non mancheranno altri grossi dossier, come la riforma AVS (primo pilastro della previdenza) e un dibattito sull’asilo.

Riciclaggio di denaro

In prima lettura, il Consiglio nazionale aveva respinto l’entrata in materia sulle modifiche alla Legge federale relativa alla lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, per contrarietà agli obblighi di diligenza previsti anche per gli avvocati e i consulenti. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio degli Stati -che avevano modificato la Legge in alcuni punti, stralciando anche quello contestato- il Nazionale aveva rispedito il dossier in Commissione, che ha infine accolto la versione adottata dagli Stati.

Tornata di fronte al plenum, la revisione è stata approvata lunedì con 108 voti contro 86. Avvocati e consulenti sono dunque definitivamente esclusi dalla revisione, nonostante gli sforzi della sinistra per poter perseguire anche chi si limita a spiegare ai clienti come riciclare denaro senza partecipare all’operazione e obbligare chi ha notizia di riciclaggio di denunciarlo alle autorità. Il fronte rosso-verde ha pure tentato, sempre invano, di far sottostare alla legge i titolari di una patente di fonditore e di inasprire le regole per i commercianti di metalli e pietre preziose.

Intanto, lunedì il Consiglio degli Stati ha approvato, con 42 sì e un’astensione, la ratifica del Consiglio federale del trattato di assistenza giudiziaria concluso tra la Svizzera e l’Indonesia. Già accolto dal Nazionale, il dossier va in votazione finale. Scopo principale dell’intesa è lottare contro la criminalità internazionale, la corruzione e il riciclaggio di denaro in particolare.

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Nel servizio RSI, alcuni passaggi del dibattito al Nazionale.

Il trattato semplifica e accelera la procedura di assistenza giudiziaria ma fa esplicitamente riferimento ai diritti umani: se si sospetta una violazione, la Svizzera può negare l’assistenza. A tale proposito, ha ricordato il relatore della commissione Beat Rieder (Alleanza del Centro, Vallese), il testo prevede un’eccezione relativa a delitti o crimini legati alla droga, per i quali nel Paese asiatico è prevista la pena capitale.

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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 01.03.2021)

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