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Il diritto d’autore si adegua all’era digitale

Nessuna sanzione per chi scarica musica, film o libri da Internet, ma al contempo maggiori tutele degli interessi di autori, produttori e investitori. È quanto prevede il progetto di revisione del diritto d’autore approvato mercoledì dal governo svizzero.

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La revisioneCollegamento esterno invita al Parlamento si pone come obiettivo principale la lotta alla pirateria su Internet. È però complicato, ha dichiarato ai media la “ministra” di giustizia e polizia Simonetta Sommaruga, mettere d’accordo interessi divergenti.

Nelle intenzioni del governo, spetterà ai fornitori di servizi di ‘hosting’ (che ospitano sui propri server siti e applicazioni) fare in modo che siano difesi gli autori, rimuovendo contenuti lesivi dei loro diritti e facendo in modo che non siano ricaricati.

Il risultato ottenuto, ha aggiunto la responsabile del Dipartimento giustizia e polizia DFGPCollegamento esterno, è un tipico compromesso elvetico: permetterà di adeguare il diritto d’autore all’evoluzione del digitale evitando di “criminalizzare” i consumatori.

Anche in futuro, un brano musicale messo a disposizione su Internet potrà essere scaricato dal singolo utente per uso privato, senza l’autorizzazione del titolare dei diritti.

La revisione in sintesi

La pirateria su Internet va contrastata per il danno economico che causa a produttori e autori, ha detto la consigliera federale Sommaruga. Ma il modo più semplice per farlo è agire “contro coloro che rendono accessibili in maniera illegale dei contenuti”.

  • Obbligo per gli hosting provider di mantenere inaccessibili i contenuti rimossi
  • Adattamento delle norme sulla privacy per poter perseguire le violazioni
  • Estensione della protezione alle fotografie “non artistiche”
  • Diritti degli artisti interpreti prolungati da 50 a 70 anni
  • Compenso per artisti interpreti relativo ai ‘video on demand’
  • Libertà di utilizzo per scopi scientifici
  • Possibilità di utilizzo di opere orfane
  • Utilizzo di estratti a fine di inventario a beneficio del pubblico
  • Licenze collettive estese, con possibilità di ‘opt out’ per singoli aventi diritto
  • Comunicazione elettronica con le società di gestione dei diritti


L’hosting provider deve in particolare impedire che tali contenuti siano ricaricati, poiché riproporli poco dopo, tali e quali, è “oramai un vero e proprio modello d’affari, del tutto inaccettabile, che va combattuto”.

Ricercatori e biblioteche

Il progettoCollegamento esterno governativo prevede che ricercatori e biblioteche possano approfittare appieno della svolta digitale. Devono poter mostrare ai loro utenti parti di libri, musica e film senza chiedere un’autorizzazione esplicita dei titolari dei diritti e senza correre pericoli.

Quale contropartita, per gli operatori della cultura e dei produttori sarà ridotto il divario tra l’aumento delle utilizzazioni online delle opere e il ristagno dei compensi versati. Le esecuzioni saranno protette ad esempio per 70 anni e non più solo 50.

L’estensione della protezione dà ai produttori più tempo per ammortizzare gli investimenti. Gli operatori della cultura approfittano inoltre dell’estensione della protezione per le fotografie e di una gestione più efficiente dei diritti sui video a richiesta.

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