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Si cercano alloggi per i rifugiati ucraini in Svizzera

Un cartello con i colori dellUcraina e una freccia indicante il luogo dove vengono accolti i rifugiati.
Da venti giorni la Confederazione ha incominciato a distribuire statuti di protezione S: ne vengono rilasciati in media mille al giorno, (finora oltre 13 mila). © Keystone / Michael Buholzer

Ogni giorno arrivano circa mille ucraini in Svizzera. Benché il forte afflusso di profughi sia ancora gestibile, il Centro federale di asilo di Zurigo, città tra le mète preferite, è al limite delle capacità.

Lo ha dichiarato giovedì davanti ai media David Keller della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), aggiungendo che si stanno cercando alloggi nelle periferie con la collaborazione dell’esercito.

Attualmente, 4 mila persone – cui si aggiungono altri 4 mila richiedenti asilo di altri Paesi – sono alloggiate presso i Centri d’asilo della Confederazione, di cui 2 mila solo a Zurigo.

Da qui l’idea di trasferire i profughi in altre località. A tale scopo, si pensa alle piazze d’armi di Chamblon (canton Vaud) e Thun (canton Berna), dove possono essere creati degli alloggi provvisori nelle palestre, prima della ripartizione di queste persone fra i Cantoni.

Per quanto riguarda i numeri, al momento circa mille persone giungono giornalmente in Svizzera per ottenere protezione; da venti giorni la Confederazione ha incominciato a distribuire statuti di protezione S; ne vengono rilasciati in media mille al giorno, ha spiegato Keller (finora oltre 13 mila). Per quanto attiene ai posti letti – oltre 9 mila in totale – “disponiamo ancora di una certa riserva federale, ma dobbiamo crearne fino a 3 mila”.

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Sfida per i Cantoni

Keller non ha nascosto che i Cantoni, una volta che i profughi sono stati registrati e hanno ricevuto lo statuto di protezione, siano confrontati con una grossa sfida per quanto attiene all’alloggiamento e alla scolarizzazione di giovani e bambini.

Secondo Andreas Walter della Conferenza delle scuole dell’obbligo, circa 3’100 bambini con lo statuto S si trovano in Svizzera. Tutti sono stati integrati in una scuola. Globalmente sono oltre 5 mila i giovani e i bambini in età scolastica provenienti dall’Ucraina presenti sul nostro territorio a fronte di un milione di giovani che frequentano le scuole dell’obbligo in Svizzera.

Nonostante le barriere linguistiche e la mancanza di docenti, “sappiamo che cosa funziona, sappiamo quali strutture sono necessarie e sappiamo che cosa dobbiamo fare”, ha spiegato. L’esperienza accumulata ci permette di reagire rapidamente alle nuove situazioni.

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