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Chiusa la Fête des Vignerons con cifre da record

Fra le dodici edizioni della Fête des Vignerons svoltesi a Vevey fin dal 1797 quella terminata domenica ha fatto registrare un record di partecipazione: la cittadina vodese ai bordi del Lemano ha accolto più di un milione di visitatori e le 20 esibizioni dello spettacolo creato dal regista ticinese Daniele Finzi Pasca hanno attirato circa 375'000 spettatori.

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Lo spettacolo di Finzi Pasca messo in scena per l’apposita arena di 20 mila posti, è stato un successo fantastico. Il risultato artistico, la sua attualità, il messaggio poetico e sociale incentrato sul legame tra uomo e natura, la favola infantile e giocosa, la sua forza emotiva e le prodezze tecnologiche sono stati elogiati sia dai media svizzeri che dai giornalisti di tutto il mondo, sottolinea una nota degli organizzatori.

Dei venti spettacoli in programma nei 25 giorni di festa, diciotto si sono svolti il giorno e l’ora previsti. Solo due sono stati rinviati e due interrotti a causa delle condizioni meteorologiche. Sui 420 mila biglietti disponibili ne sono sono stati venduti 355 mila, a cui si aggiungono 20 mila inviti durante le due prove generali. Inoltre, quasi 400 mila telespettatori in tutta la Svizzera hanno visto l’evento durante la sua trasmissione sugli schermi della SSR.

La maggior affluenza si è registrata il primo di agosto, Giornata della Confederazione, che ha attirato 10 mila persone. Altre giornate particolarmente frequentate sono state quella odierna (90 mila persone) dedicata al canton Vaud, il sabato 3 agosto (85 mila visitatori) col canton Soletta e quella del Canton Friburgo (60 mila) il 20 luglio.

Gli organizzatori della festa, che si svolge solo ogni vent’anni circa, sottolineano poi che nel campo della mobilità la pianificazione e il sistema messo in atto hanno superato le aspettative: quasi 780 mila persone, almeno il 70% dell’affluenza, sono giunte alla Festa dei Vignaioli con i mezzi pubblici.

I risultati a livello finanziario verranno comunicati solo in un secondo momento, ha precisato François Margot, presidente della confraternita che organizza la manifestazione, in una breve conferenza stampa nel pomeriggio dell’ultima giornata di festa. Tuttavia sono state fornite alcune cifre esplicative di quella che è stata la “Fête des Vignerons” più seguita di sempre: 230 mila bottiglie di vino, 12870 rappresentazioni artistiche, 1207 volontari e circa 25 mila litri di latte prodotti in un mese dalle 40 mucche della Festa. Oggi, i 5’500 figuranti hanno dato il loro personale addio al termine dell’ultimo spettacolo.

La presidente del Consiglio di Stato vodese Nuria Gorrite, arrivata stamane sul battello “Vaudoise” con i colleghi del governo, si è detta affascinata dall’entusiasmo e dalla passione dei partecipanti e del pubblico. La Festa dei Vignaioli – ha sottolineato – è un grande evento “unificante”.

In queste settimane fuori dal comune a Vevey – ha aggiunto – Vaud ha mostrato di essere “un cantone aperto, moderno, integrativo e attaccato alla coesione”. L’eccezionale evento ha anche permesso al governo vodese di incontrare i rappresentanti degli altri cantoni svizzeri: “una diplomazia soft e molto benefica”.

La Fête des Vignerons era iniziata il 18 luglio con la cerimonia di apertura e l’incoronazione dei sei migliori operai vignaioli. Per la prima volta in assoluto tra di loro vi era anche una donna: la 56enne Corinne Buttet di Chardonne (VD). Il titolo di “re” della festa è andato a Jean-Daniel Berthet, anch’egli 56enne, di Epesses (VD). Oltre ai sei massimi riconoscimenti, sono state assegnate 19 medaglie d’argento e 49 di bronzo.

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