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La Fête des Vignerons celebra vino e viticoltori svizzeri

Circa 40'000 spettatori hanno assistito giovedì a Vevey al corteo della Confrérie des Vignerons, che ha inaugurato ufficialmente la 12esima edizione della tradizionale festa vinicola elvetica.

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Mentre il pubblico ammassato lungo il percorso cercava un posto ombreggiato, i pifferi e i tamburi di Basilea hanno aperto la sfilata a cui hanno preso parte circa 6’000 figuranti. Durante il corteo, durato poco più di un’ora e mezza, il regista e coreografo ticinese Daniele Finzi Pasca e il suo team artistico sono stati a lungo applauditi, così come le 5’500 comparse con i loro costumi da formiche, uccelli, volpi e conigli.

In serata si è quindi tenuta nell’arena da 20’000 spettatori la PrimaCollegamento esterno dello spettacolo in cartellone che ha visto la premiazione dei migliori viticoltori nominati dalla Confrérie des Vignerons.

Come da tradizione le campane delle chiese hanno risuonato da Losanna, passando per Châtel-Saint-Denis (FR), fino a Lavey (VD), per annunciare l’evento alla popolazione della zona vinicola. La Fête des Vignerons si svolge solo ogni 20-25 anni, una volta per generazione (l’ultima edizione è stata celebrata nel 1999).

Il presidente del comitato organizzatore, Frédéric Hohl, ha ricordato che la manifestazione si estende su un’area di 160’000 metri quadrati: solo l’accesso all’arena è a pagamento mentre le animazioni e le altre attività sono accessibili dalle 9 del mattino a notte fonda, fino all’11 agosto.

La Fête des Vignerons, che trae origine dalla festa locale dei viticoltori di Lavaux, è la prima tradizione svizzera vivente ad essere riconosciuta dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità. Per quest’edizione gli organizzatori, che possono contare su un budget di 100 milioni di franchi, si attendono un milione di visitatori, in sensibile crescita rispetto al 1999. Finora è stato già venduto l’80% dei biglietti a disposizione.

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