Se il presidente turco fosse eletto solo dagli elettori residenti in Svizzera, trionferebbe Kemal Kilicdaroglu.
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Keystone-SDA/Reuters/ts/spal
Il candidato dell’opposizione ha ottenuto nella Confederazione il 57,6% dei voti, staccando nettamente l’attuale presidente Recep Tayyip Erdogan con il 40,3%.
Il terzo candidato, Sinan Ogan, ha ricevuto l’1,4% dei voti e Muharrem Ince lo 0,7%, secondo quanto ha riferito l’ambasciata turca a Berna. Si tratta comunque di risultati provvisori.
L’affluenza alle urne dei 106’000 aventi diritto in Svizzera è stata del 56,8%.
I turchi hanno potuto votare in tre sedi: all’ambasciata di Berna, al consolato di Ginevra e a Zurigo. Erdogan ha vinto a Ginevra, Kilicdaroglu a Berna e Zurigo.
Nelle elezioni parlamentari è emerso un quadro diverso: Il partito AKP di Erdogan ha ottenuto il 30,4% dei voti dei turchi residenti in Svizzera. Il CHP di Kilicdaroglu ha ottenuto il 26,2% e l’YSP, un partito verde filo-curdo, il 25%.
Secondo turno
Nel complesso, Erdogan è rimasto in testa lunedì dopo il primo turno delle elezioni presidenziali turche, con il suo rivale che dovrà affrontare una battaglia in salita per evitare che il presidente prolunghi il suo governo per un terzo decennio nel ballottaggio del 28 maggio.
Con la maggior parte dei voti scrutinati, Erdogan ha ottenuto il 49,51% e Kilicdaroglu il 44,88%.
I mercati azionari si sono indeboliti alla notizia, che ha mostrato Erdogan appena al di sotto della soglia del 50% necessaria per evitare di mandare il Paese membro della NATO al secondo turno di un’elezione presidenziale vista come un giudizio sul suo governo autocratico.
Gli oppositori temono che Erdogan, reduce da una dozzina di vittorie elettorali, governerà in modo sempre più autocratico se vincerà un altro mandato di cinque anni.
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