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Accertamenti nel canton Svitto per i test all’uranio della Contraves

In questa fabbrica della Contraves nel Canton Svitto vennero effettuati negli Anni Settanta gli esperimenti con i proiettili di uranio impoverito Keystone

Nel comune svittese di Unteriberg sono in corso accertamenti su circostanze e possibili conseguenze dei test con munizioni all'uranio impoverito effettuati negli Anni Settanta dalla Contraves (foto), l'ex settore militare della Oerlikon-Bührle.

La portavoce della Oerlikon-Contraves, Elisabeth Boner, si è limitata lunedì a confermare che i test ci sono stati e ha aggiunto che non è per ora possibile fornire maggiori informazioni: l’impresa deve ancora esaminare i documenti dell’epoca.

Ancora non è chiaro se per i test fosse necessaria una procedura di autorizzazione. Se sì, responsabile per tale autorizzazione, essendo in gioco sostanze radioattive, sarebbe stato allora l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp). Nel frattempo la situazione giuridica è mutata.

Accertamenti sono in corso anche all’Ufsp, ha indicato la portavoce Sabine Kraut. Oltre alle quesioni giuridiche, si vuole chiarire se sia stata messa in pericolo la salute delle persone coinvolte.

Le autorità comunali di Unteriberg e quelle cantonali svittesi, messe domenica sul chi vive dalle rivelazioni del settimanale svizzero tedesco SonntagsBlick sui test, hanno già annunciato lunedì il cessato allarme.

Non c’è alcun motivo d’intervento riguardo agli esercizi di tiro incriminati sul territorio del suo comune, ha detto il sindaco Jakob Fässler, il quale ha nondimeno confermato informazioni di stampa secondo cui l’attuale direttore del poligono di tiro della Contraves a Unteriberg è malato di leucemia. Ma a suo avviso è dubbio che ci sia un rapporto con i test degli Anni Settanta: l’uomo è infatti arrivato in Svizzera dall’Inghilterra quando i test erano già terminati.

Il Dipartimento dell’ambiente del canton Svitto aspetta le conclusioni dell’inchiesta della Contraves. A seconda dei risultati saranno effettuate misurazioni sul terreno utilizzato per i test, ha affermato il capo del dipartimento Martin Zumstein. A suo avviso, sulla base delle conoscenze scientifiche attuali la popolazione non corre alcun pericolo.

Martedì della faccenda si occuperà la commissione del Consiglio nazionale per la politica di sicurezza. Il presidente della commissione, il consigliere nazionale socialista solettese Boris Banga ha detto di aver inviato al neo ministro della difesa Samuel Schmid una lettera nella quale chiede maggiori informazioni sui pericoli delle munizioni all’uranio impoverito. Il suo collega di partito, il consigliere nazionale bernese Paul Günter, che è medico, ha indicato che porrà la questione, più generale, della pericolosità dei metalli pesanti nelle munizioni.

Già nel 1997 la commissione si era fatta informare dal Dipartimento della difesa in relazione all’acquisto di munizione per carri armati contenenti wolframio (o tungsteno), un altro metallo pesante. L’allora capo dell’armamento Toni Wicki aveva spiegato per iscritto che il wolframio non presenta alcun pericolo.

Ma Günter vuole ora riaprire la discussione. Le radiazioni delle munizioni all’uranio impoverito sono minime, spiega il medico. Non bisogna però a suo avviso concentrarsi unicamente sulla radioattività, ma si devono considerare anche altre possibile cause di malattie.

swissinfo e agenzie

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