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Avanti con le strade, non sulla via dei tagli

«Tutto per il triangolo d'oro, le briciole per la Romandia»: uno dei motti risuonati a Berna Keystone

La rete autostradale svizzera va completata al più presto: 2000 persone manifestano a Berna contro i tagli nei crediti per le strade.

Fatto inedito in Svizzera, a chiedere di manifestare sono stati i governi di quattro cantoni. In prima fila il Giura, preoccupato per la «transgiurana».

Circa 2000 persone hanno risposto all’appello dei governi cantonali giurassiano, neocastellano, vallesano e bernese a manifestare davanti a Palazzo federale contro i tagli nei crediti per le strade.

I quattro cantoni hanno promosso quest’iniziativa, assolutamente inedita in Svizzera, per sensibilizzare le autorità federali sull’urgenza di completare la rete delle strade nazionali. Secondo i quattro governi, le economie nel budget della Confederazione penalizzano le regioni periferiche. Tra i manifestanti sulla piazza federale vi erano anche numerosi operai del settore edile e del genio civile.

Il Giura fa la voce grossa

Gli organizzatori hanno stimato la partecipazione a 2500-3000 persone, la polizia comunale di Berna a 1500. «La forte partecipazione a questa manifestazione prova che la nostra pazienza è esaurita», ha affermato, acclamato dai presenti, il ministro giurassiano dell’infrastruttura Laurent Schaffter.

«Trattare così e ripetutamente alcuni membri isolati della famiglia confederale è segno di disprezzo», gli ha fatto eco il consigliere di Stato vallesano Jean-Jacques Rey-Bellet.

Principale promotore dell’iniziativa è stato l’esecutivo giurassiano che ha beneficiato del sostegno degli ambienti politici, economici e sindacali. Il Cantone ha messo a disposizione una ventina di bus per trasportare i manifestanti nella capitale federale.

Voci fuori dal coro

La protesta è stata seguita in modo meno entusiastico negli altri tre cantoni.

In particolare la città di Bienne (BE), per bocca del sindaco e consigliere nazionale Hans Stöckli (PS), ha stigmatizzato l’operazione giudicandola poco efficace e preferendo un’azione di lobbying sotto la cupola federale.

La presidente del Consiglio di Stato bernese e direttrice del Dipartimento dei trasporti Barbara Egger-Jenzer non ha voluto prendere la parola durante la manifestazione.

Per giustificare la sua posizione, che ha suscitato malumore nel Giura bernese, ha invocato le reazioni negative di altri cantoni alla vigilia della votazione sulla nuova perequazione finanziaria. La Egger-Jenzer ritiene inoltre inopportuna l’organizzazione di una manifestazione da parte di un cantone.

swissinfo e agenzie

I cantoni di Giura, Neuchâtel, Vallese e Berna hanno radunato 2000 persone davanti a Palazzo federale per protestare contro le misure di risparmio della Confederazione.

I tagli previsti dalla Confederazione con effetto sui quattro cantoni ammontano a 233 milioni di franchi per i prossimi tre anni.

Se avallati dalle Camere, minaccerebbero l’ultimazione della «transgiurana» A16, della A9 nell’Alto Vallese e della A5 nella circonvallazione di Bienne e nella bretella di Serrières (NE).

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