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Entra in vigore il cristallo rosso

Ginevra, 8 dicembre 2005: lo svizzero Blaise Godet mostra il cristallo poco dopo la sua approvazione Keystone

Il cristallo rosso, il nuovo emblema addizionale del Movimento internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa, è entrato in vigore domenica.

Il simbolo rosso su campo bianco è un’alternativa alla croce e alla mezzaluna rosse, e dovrebbe offrire protezione alle persone che portano aiuto nelle aree di conflitto e che non vogliono utilizzare i simboli esistenti.

Libero da ogni connotazione nazionale, politica o religiosa, il nuovo emblema ha già consentito l’adesione nel Movimento delle società di soccorso israeliana e palestinese.

Per ora nessuno Stato ha però annunciato l’intenzione di ricorrere al cristallo quale emblema. La sua entrata in vigore non implica la fine della croce o della mezzaluna, è infatti un logo in più a disposizione degli Stati e delle società nazionali che non vogliono utilizzare gli altri simboli esistenti.

E’ stato creato dal Terzo protocollo addizionale alle Convenzioni di Ginevra e adottato nel dicembre 2005 da una apposita conferenza diplomatica al termine di aspri dibattiti.

Nel giugno scorso anche le società di soccorso israeliana e palestinese avevano approvato la necessaria modifica degli statuti per integrare il nuovo emblema, ma nello stesso clima di tensione e al termine di un braccio di ferro tra Paesi islamici e occidentali.

Stella di Davide

Finora 84 Paesi hanno firmato il Terzo protocollo e nove lo hanno ratificato. Il nuovo logo ha in primo luogo consentito alla Società di soccorso israeliana Magen David Adom (Mda, scudo rosso di David) di aderire al Movimento internazionale, di cui non aveva mai fatto parte in precedenza perché il suo segno distintivo, la stella di Davide, non era riconosciuto.

Ora la stella di Davide potrà essere messa dentro il cristallo. In cambio è stato ammesso l’ingresso della mezzaluna rossa palestinese. Il Terzo Protocollo offre la possibilità di utilizzare il cristallo rosso, anche solo a titolo temporaneo, laddove né la croce né la mezzaluna rosse sono percepite come emblemi neutrali.

Il nuovo simbolo protettivo si compone di un quadrato rosso, poggiato su uno degli angoli e collocato su fondo bianco. Anche il Cicr e la Federazione Internazionale potranno utilizzarlo, in circostanze eccezionali.

Entrambe le organizzazioni si sono rallegrate dell’entrata in vigore del Terzo protocollo: “Per il momento non vi sono indicazioni di un suo impiego immediato”, ha dichiarato Antonella Notari, portavoce del Cicr.

“Legalmente è ora un nuovo emblema protettivo, ma resta molto lavoro da fare perché lo diventi anche nella pratica. Deve essere riconosciuto e rispettato sul campo”.

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La Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa con il Comitato internazionale della Croce rossa forma il Movimento internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa, che raggruppa 183 società nazionali.

L’emblema con la croce rossa su sfondo bianco è stato approvato ufficialmente nel 1864 a Ginevra, un anno dopo l’istituzione del Comitato internazionale della Croce rossa (CICR).

La mezzaluna rossa è stata invece introdotta per la prima volta dai volontari del CICR dell’Impero ottomano.

Lo Stato d’Israele, nato ufficialmente nel 1948, rivendica un emblema con la stella di Davide dal 1949.

swissinfo e agenzie

L’emblema della croce rossa, approvato ufficialmente nel 1864 è basato sulla bandiera svizzera con i colori rovesciati.

La mezzaluna rossa fu adottata nella guerra russo-turca (1876-1878). È ispirata alla bandiera turca, anche in questo caso i colori sono rovesciati.

Alcuni paesi, come Israele, avevano difficoltà ad usare uno di questi due simboli. Da qui la necessità di adottare un nuovo emblema privo di connotazioni nazionali, culturali, religiose o politiche.

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