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La Svizzera si conferma uno dei paesi più competitivi

Secondo il WEF, la Svizzera è particolarmente efficace nell'innovazione tecnologica Keystone

La Svizzera è il paese più competitivo al mondo dopo gli Stati Uniti. I suoi punti forti sono le capacità innovative e una raffinata cultura degli affari, scrive il Forum economico mondiale.

Nel suo rapporto 2007 sulla competitività, il WEF sottolinea pure gli importanti investimenti effettuati nel settore della ricerca e la buona gestione macro-economica del paese.

La Svizzera si conferma un paese molto competitivo. Stando all’ultimo «Global Competitiveness Report», pubblicato mercoledì a Ginevra dal World Economic Forum (WEF), la Confederazione – prima lo scorso anno – si situa infatti al secondo posto nella classifica 2007, superata soltanto dagli Stati Uniti.

«L’economia elvetica è caratterizzata da una forte capacità innovativa e da una raffinata cultura degli affari», ha spiegato Jennifer Blanke, economista presso l’organizzazione. È stato inoltre sottolineato che la Svizzera può vantare istituti di ricerca scientifica senza pari e sta effettuando importanti investimenti nei settori della ricerca e dello sviluppo.

Nel settore privato – evidenzia il WEF – vi è una forte propensione ad adottare nuove tecnologie; a livello macro-economico il paese è ben amministrato, i suoi bilanci sono equilibrati e il tasso di inflazione è tra i più bassi al mondo.

Crescita sostenibile

Interpellata da swissinfo, Margareta Drzeniek – anch’essa economista presso il WEF e coautrice del rapporto – ha affermato che la Svizzera ha adottato tutte le misure necessarie per restare tra gli Stati più competitivi del mondo.

La Drzeniek ha poi aggiunto che l’obiettivo del documento consiste pure nell’indicare in quali settori i Paesi possono migliorare, al fine di rendere più sostenibile il processo di crescita economica. Il rapporto vuole inoltre essere uno strumento di lavoro per i decisori politici.

Non adagiarsi sugli allori

Anche se dalla classifica stilata dal WEF emergono risultati positivi per la Svizzera, il capo della Direzione della politica economica presso la Segreteria di Stato per l’economia Aymo Brunetti mette in guardia da facili entusiasmi. A suo parere, il piazzamento ottenuto non significa che non sono più necessari interventi a livello di politica economica.

Gli fa eco il suo omologo Rudolf Minsch, attivo presso economiesuisse. Egli ritiene infatti che, a lungo termine, in Svizzera sussistono rischi legati alla forza innovatrice e alla flessibilità del mercato del lavoro. Secondo Minsch, è importante evitare di trasferire all’aiuto sociale parte dei fondi destinati all’innovazione e alla ricerca.

Stati Uniti in testa

Il primo posto della classifica 2007 è occupato dagli Stati Uniti (sesti lo scorso anno), grazie a fattori quali l’alta sofisticazione e la capacità di innovazione delle imprese che operano in un mercato efficiente. Terza è la Danimarca, seguita da Svezia, Germania, Finlandia e Singapore. Il Giappone è ottavo davanti al Regno Unito. La Francia è diciottesima, mentre l’Italia si colloca al 46esimo rango.

Cina (34esima) e India (48esima) continuano a essere in testa tra le grandi economie in via di sviluppo. La Russia è 58esima. Il Cile mantiene il primato tra i paesi dell’America latina (26esimo), davanti al Messico (52esimo). Nell’Africa subsahariana, solo Sud Africa e Mauritius sono nella prima parte della graduatoria. Ultimo in assoluto, il Ciad al 131esimo posto.

Considerati diversi fattori

Il rapporto è elaborato ogni anno in base a dati statistici pubblici ed ai risultati dell’Executive Opinion Survey, un sondaggio presso 11 mila manager ed imprenditori nei vari Paesi, condotto dal WEF in collaborazione con istituti di ricerca e organizzazioni di imprese.

La classifica si basa sull’Indice di Competitività Globale (GCI) che comprende fattori quali istituzioni, infrastruttura, stabilità macroeconomica, sanità e istruzione primaria, efficienza dei mercati, livello di sofisticazione del mercato finanziario e innovazione.

swissinfo e agenzie

Le buone prestazioni dell’economia elvetica trovano conferma anche nella classifica sulla competitività pubblicata ogni anno dall’Institute for Management Development (IMD) di Losanna.

La Svizzera si situa al sesto posto mondiale nella classifica 2007, pubblicata in maggio dall’istituto vodese. Rispetto all’anno precedente, il paese ha guadagnato due posizioni.

Secondo l’IMD, questo ottimo risultato si spiega in particolare con la dimensione internazionale dell’economica elvetica e con l’esperienza internazionale di numerosi imprenditori.

Uno degli unici nei – scrive l’IMD nel suo rapporto – è la debole crescita del prodotto interno lordo (+2,2% circa nel 2006) rispetto alla media internazionale (+5% circa).

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