Prospettive svizzere in 10 lingue

Il Davide elvetico la spunta contro Google

I passanti devono essere informati prima che Google possa scattare delle foto di strade svizzere per la piattaforma Street View. Gli addetti alla protezione dei dati elvetici hanno vinto il braccio di ferro con il gigante americano.

La clausola imposta a Google, consentirà ai passanti di adeguarsi. Le persone e i veicoli dovranno restare anonimi. Nel caso in cui i volti o le targhe potrebbero essere riconoscibili, il gigante statunitense dovrà imperativamente schermarli. Se non si attenesse alle regole, i servizi elvetici per la protezione dei dati interverrebbe immediatamente.

Lo ha dichiarato lunedì sera al programma d’informazione della televisione svizzera tedesca “10 vor 10” lo stesso “Mister Dati” Peter Thür, assicurando che vigilerà attentamente per garantire il rispetto delle norme.

La controversia era iniziata alla fine di maggio. L’associazione dei commissari svizzeri per la protezione dei dati Privatim aveva denunciato il comportamento di Google. Stando alle lamentele, in Svizzera sarebbe meno rispettoso dei diritti individuali e dei principi della protezione dei dati che negli altri paesi europei.

Secondo Hanspeter Thür, i responsabili del progetto di navigazione virtuale nelle strade di Google si sono mostrati cooperativi.

swissinfo.ch e agenzie

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