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Matrimoni forzati: misure troppo miti

Il progetto del governo per intensificare la lotta contro i matrimoni forzati piace, da più parti però si chiede di andare ancora più in là.

Dai risultati della procedura di consultazione, conclusasi domenica, emerge che vi è un consenso sulla necessità di rendere più severe le disposizioni relative alle unioni con minorenni e di contrastare meglio i matrimoni forzati.

Attualmente, in virtù del diritto in vigore, l’ufficiale di stato civile deve rifiutarsi di celebrare il matrimonio se appare
manifesto che non è contratto per libera volontà.

“Per dare un chiaro segnale” il governo intende però inserire nel Codice civile una disposizione esplicita secondo cui “l’ufficiale civile deve accertarsi che i fidanzati non contraggono matrimonio perché costretti”.

In caso di dubbio, il funzionario deve essere autorizzato a sentire i fidanzati, insieme e separatamente. In futuro l’autorità cantonale potrà inoltre annullare d’ufficio il matrimonio se non è stato contratto per libera volontà o se uno degli sposi non aveva ancora compiuto 18 anni al momento delle nozze.

Pur dicendosi favorevoli alle proposte del governo, molti degli ambienti consultati (partiti, associazioni…) hanno chiesto di agire in maniera più dura, in particolare creando un articolo specifico nel Codice penale per sanzionare simili casi.

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