Ricercatori italiani sul tetto del Cern per protesta
L’opposizione contro la riforma universitaria italiana supera anche i confini della Penisola e giunge in Svizzera. Un gruppo di ricercatori, studenti e dottorandi italiani che lavorano al CERN a Ginevra sono saliti lunedì sul tetto dello stabile dell'amministrazione centrale a «difesa» dell'Università pubblica italiana. Lo rende noto lo stesso gruppo di ricercatori.
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swissinfo.ch e agenzie
«Noi, studenti, dottorandi e ricercatori italiani al CERN saliamo oggi sul tetto per esprimere la nostra solidarietà a tutti coloro che in Italia stanno difendendo l’università pubblica e la nostra preoccupazione per gli effetti devastanti della riforma Gelmini», spiegano i promotori della protesta in un comunicato.
I giovani ricercatori scrivono inoltre che « si dedicano con passione alla ricerca in uno degli ambienti più competitivi del mondo, ma l’abnegazione non basta: per mantenere la ricerca italiana al livello di quella degli altri paesi europei sono necessari finanziamenti adeguati ed un sistema universitario pubblico e libero».
Gli studenti e ricercatori italiani al Cern sostengono che questa riforma mette «in pericolo il ruolo di leadership nella ricerca che l’Italia ha conquistato con la fatica e la passione di tanti scienziati» e avvertono che «costringe all’esilio molti di noi».
La riforma Gelmini prende il nome di Mariastella Gelmini, ministra dell’istruzione, dell’università e della ricerca del governo Berlusconi. Quest’ultima ha dato avvio a un’ampia riforma scolastica, osteggiata da studenti, insegnanti e sindacati.
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