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«Un incubo per tutti»

Uno degli otto “dueños de l’Argentina”, lo definisce la stampa swissinfo.ch

La crisi dell'Argentina si ripercuote anche su holding finanziariamente globalizzate come la Sociedad Comercial del Plata.

La testimonianza di Santiago Soldati, seconda generazione di svizzeri d’Argentina, alla testa di un impero economico.

“La crisi economica nella quale ci troviamo incide tremendamente sulla mia attività economica”.

Santiago Soldati, presidente della Compañía General de Combustibles (CGC) e vice presidente della Sociedad Comercial del Plata (SCP), la holding controllata dalla sua famiglia, non usa mezzi termini, né perifrasi, per dare la dimensione del terremoto finanziario che ha sconquassato l’Argentina dal dicembre dello scorso anno.

Annus horribilis

“Per noi il 20 dicembre è iniziato un nightmare, un incubo”, aggiunge sconsolato quello che i mass media argentini definiscono unanimamente uno “de los dueños de l’Argentina”, ossia uno dei padroni. Una definizione che assume il suo reale significato tenendo presente che “los dueños de l’Argentina” sono in tutto solo otto.

Nell’utlimo anno SCP ha visto soprattutto quadruplicare il debito. Una spada di Damocle sulle attività di uno dei gruppi industriali e finanziari più solidi e tradizionali d’Argentina.

Tempi difficili per la “Holding a la Suiza”, come la stampa specializzata argentina definisce il gruppo Soldati.

Lucida l’analisi delle cause del disastro economico e sociale: “La paura ha portato la gente a far uscire i soldi e quando tutti vogliono mandare i soldi all’estero allo stesso tempo, il sistema finanziario colassa.

“La gente che ha risparmiato per tanti anni in dollari ha avuto i risparmi confiscati. Una perdita di ricchezza mai vista nella storia dell’Argentina.

Radici ticinesi

Petrolchimica, telecomunicazioni, grandi lavori, agroindustria, informatica: sono alcuni dei settori d’interesse della SCP, “referente per gli investimenti svizzeri in Argentina”, come concordano gli analisti economici di Buenos Aires.

Una dinastia fondata da Francisco Agustín Soldati, figlio di José Ferdinando Francisco, un emigrante ticinese partito da Neggio in Malcantone e che a Buenos Aires aveva aperto la “Droguería Suizo Argentina”.

Un dottorato in legge all’università di Friborgo e la creazione della società Galeno Química sono le chiavi che spalancarono a Francisco Agustín Soldati le porte del gotha imprenditoriale argentino e svizzero.

La vita del capostipite della famiglia Soldati venne brutalmente spezzata il 13 novembre 1979 in un attentato del gruppo terrorista argentino Montoneros. I medesimi estremisti che alla fine di aprile del 1973 avevano rapito Santiago Soldati, allora giovane secondogenito di uno degli imprenditori più potenti d’Argentina negli Anni Settanta.

Il fantasma del fallimento

Per Santiago Soldati un’altra situazione decisiva a distanza di anni. Il terremoto finanziario argentino sta infatti mettendo a dura prova la sopravvivenza stessa della holding di famiglia.

“Quando uno lavora ed ha delle società, questi eventi sono traumatici. Il nostro attuale obiettivo è la rinegoziazione del debito contratto sul mercato internazionale.

“Siamo in un circolo vizioso perché il sistema creditizio non funziona e la produzione è ferma”.

Rimboccarsi le maniche tutti, assieme. La proposta per uscire dalla crisi di Santiago Soldati, imprenditore svizzero argentino di successo internazionale, leader di un impero economico finanziario che ha nella tradizione familiare e nella diverificazione aziendale i suoi punti di forza: “La soluzione – conclude – sta nelle mani degli argentini”.

Non ha dubbi Santiago Soldati. La sua è la ricetta di uno chef che sa di poter contare sulla professionalità del suo staff di cuochi.

Sergio Regazzoni, swissinfo, inviato speciale in Argentina

La crisi economica che attraversa l’Argentina si ripercuote anche sui gruppi economici più importanti.

Una delle holding argentine più competitive sui mercati internazionali è la Sociedad Comercial del Plata (SCP), di proprietà della famiglia Soldati, seconda generazione di svizzeri d’Argentina.

Incontro con Santiago Soldati, vice-presidente della SCP, uno “de los dueños”, ossia dei padroni dell’Argentina, come lo definiscono i mass media.

Sociedad Comercial del Plata, holding del gruppo Soldati
Interessi economici ed industriali diversificati
Debito quadruplicato dall’abbandono della parità peso/dollaro

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