2001: Siemens si salva grazie alla old economy
Nel 2001, la crisi nelle telecomunicazioni e nell'informatica è stata compensata da settori tradizionali, come i trasporti.
Il risultato dell’esercizio 2000/01, chiusosi a fine settembre, riflette solo in modo imperfetto la gravità della situazione, ha detto martedì a Zurigo il presidente della direzione Peter Grüschow.
Come già annunciato in precedenza, la società ha generato un utile netto di 68,1 milioni di franchi (-4,3 per cento), mentre il fatturato è sceso del 7,8 per cento a 1,83 miliardi.
La flessione del giro d’affari, la prima subita dalla filiale del gigante tedesco da numerosi anni, è da addebitare alla divisione «informatica e comunicazioni», dove le vendite sono precipitate del 14 per cento a 783,4 milioni di franchi: «gli investimenti nelle reti di telecomunicazioni sono drasticamente calati», ha sottolineato Grüschow. Numerosi operatori sono scomparsi dal mercato e quelli che sono rimasti investono con il contagocce. Il passaggio alla telefonia della terza generazione UMTS è previsto non prima del 2004.
La vendita di telefoni cellulari è invece aumentata del 22 per cento. La divisione «automazione e controllo» ha registrato una progressione del fatturato del 45 per cento a 321,2 milioni di franchi, grazie alle commesse della Posta e dell’aeroporto di Zurigo. Le ordinazioni delle FFS hanno dal canto loro permesso alla divisione «trasporti» di aumentare le vendite del 48 per cento a 260,3 milioni.
Come la casa madre, anche Siemens Svizzera ha dovuto reagire alla crisi delle telecomunicazioni con la cancellazione di 252 posti di lavoro, di cui 115 licenziamenti. I dipendenti in organico sono comunque cresciuti del 3,6 per cento a 4088 e la crescita è avvenuta in particolare nei servizi e nella distribuzione.
Le attività di Siemens Svizzera superano quelle di una semplice filiale: la società controlla infatti filiali proprie, tra le quali il fabbricante di lampade Osram. In totale il gruppo impiega in Svizzera 10’300 persone, per un fatturato complessivo di circa 4 miliardi di franchi.
Per l’anno in corso Siemens Svizzera prevede un’ulteriore contrazione del fatturato, ma grazie a misure di ristrutturazione, gli utili dovrebbero rimanere sui livelli dell’anno scorso.
L’assemblea generale del 14 dicembre ha visto l’elezione del consigliere nazionale Franz Steinegger (PLR/UR) alla vice- presidenza del consiglio di amministrazione. Il precedente vicepresidente Jürgen Radomski è stato eletto alla presidenza in sostituzione di Manfred Nagel, che abbandona le attività per raggiunti limiti di età.
swissinfo e agenzie
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