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A rischio l’asse nord-sud

Un'impressione di "déjà vu" alla dogana di Chiasso Brogeda Keystone

Fase rossa a nord delle Alpi, blocco degli automezzi pesanti sul versante sud. Lo sciopero generale in Italia si ripercuote anche sul traffico in Svizzera.

L’Italia è paralizzata oggi a causa di uno sciopero generale di otto ore proclamato dalle tre maggiori confederazioni sindacali, CGIL CISL e UIL. La protesta – la prima di questo genere da 20 anni – è diretta contro la politica sociale del premier Silvio Berlusconi e del suo governo di centrodestra.

Il traffico ferroviario con la Svizzera è dunque fortemente perturbato. Quasi tutti i treni in partenza per o provenienti dall’Italia sono stati soppressi, numerosi treni per l’Italia sono stati bloccati alla stazione di Chiasso.

Forti disagi per i viaggiatori anche negli aeroporti di Milano Malpensa, Linate, Fiumicino e in quelli secondari. Molti voli sono stati cancellati.

Emergenza sulle strade

Sulle strade, i cantoni di Grigioni, Uri, Nidvaldo e Lucerna sono confrontati con una situazione d’emergenza. Alle frontiere italiane le operazioni di sdoganamento del traffico di importazione e di esportazione sono state parzialmente o totalmente sospese. Soltanto gli autocarri che trasportano animali, plasma o certe derrate deperibili possono essere sdoganati. In periodo normale, la dogana italiana di Chiasso controlla circa 1500 camion al giorno. Durante lo sciopero ne fa transitare soltanto il 10%. “Il 70% dei nostri effettivi sono in sciopero e il resto si occupa dei casi urgenti”, ha indicato un funzionario italiano.

Alla dogana italiana di Chiasso-Brogeda lo sdoganamento degli autocarri è stato sospeso e il parcheggio è intasato dagli automezzi pesanti in attesa. La polizia stradale ticinese ha indicato che la maggior parte dei camion diretti in Italia sono stati fermati lunedì sera nel cantone di Uri. Quelli che sono riusciti ad evitare la fase rossa e hanno continuato a viaggiare sono fermi a Bodio, in Leventina. “Gli autisti che proseguono fino a Chiasso lo fanno a loro rischio e pericolo”, ha indicato un portavoce della stradale ticinese.

Al termine dello sciopero, previsto alle 18 di martedì, le Ferrovie federali svizzere prevedono ancora ritardi di parecchie ore per il transito fra i due paesi dei treni merci e passeggeri. Difficoltà previste anche per la navigazione dei battelli sul Lago Maggiore e sul Ceresio.

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