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Agire per l’ambiente fa bene anche al portamonete

Meglio spalancare le finestre più volte al giorno per qualche minuto che lasciarle a lungo socchiuse swissinfo.ch

L'utilizzo razionale delle risorse naturali incide favorevolmente non soltanto sul bilancio ecologico personale, ma anche sulle proprie finanze, assicura l'Ufficio federale dell'ambiente.

Uno studio mostra che attraverso una serie di decisioni chiave, ogni svizzero potrebbe risparmiare 1700 franchi all’anno, migliorando al contempo il suo bilancio ambientale del 25%.

Ecologia e risparmio possono andare «a braccetto»: adottando le scelte adeguate – e senza particolari sacrifici – è possibile vivere inquinando meno e ritrovarsi, a fine anno, con più soldi nel borsellino.

Un esempio? Abbassare la temperatura ambiente di 2 gradi in inverno, sostenere le energie rinnovabili per la produzione di elettricità, acquistare apparecchi elettronici a basso consumo, spostarsi con i mezzi pubblici e rinunciare all’aereo per i viaggi in Europa migliora il bilancio ecologico personale del 25% e consente un risparmio di circa 1700 franchi pro capite all’anno.

È quanto emerge da uno studio dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), il quale si è chinato sulle decisioni dei consumatori che contano effettivamente per l’ambiente.

Luogo di residenza e superficie abitabile

Nel quadro dello studio intitolato «Consumo rispettoso dell’ambiente: decisioni, attori chiave e modelli di consumo», l’UFAM ha esaminato in dettaglio quattro settori di consumo: abitazione, mobilità privata, beni di consumo/servizi e alimentazione.

L’analisi si è svolta tenendo conto delle quattro fasi del ciclo di vita dei prodotti, ovvero la produzione, l’acquisizione, l’utilizzo e lo smaltimento.

Per ciò che concerne il settore dell’abitazione, l’UFAM sottolinea l’importanza della scelta del luogo di residenza (che determina le distanze e i mezzi di trasporto futuri) e della superficie abitabile.

La qualità termica dell’edificio e il tipo di riscaldamento sono pure fattori che incidono in modo determinate sull’ambiente.

Vacanze ecologiche…in Svizzera

Nell’ambito della mobilità privata – rileva l’UFAM – sono le distanze percorse e la frequenza degli spostamenti ad avere il maggiore impatto.

Il bilancio ambientale personale dipende inoltre dalla meta scelta per le vacanze e dal tipo di mezzo di trasporto previsto. Trascorrere le vacanze in Svizzera invece di volare a Chicago consentirebbe ad esempio di migliorare il proprio bilancio ecologico del 25%.

Nell’elenco delle decisioni importanti per l’ambiente seguono la scelta del tipo di veicolo (consumo, tecnologia del motore) e il tasso di occupazione, soprattutto per le automobili.

Consumo energetico e marchi

Nel settore dei beni di consumo e dei servizi, assumono grande importanza le decisioni prese al momento della concezione e della fabbricazione (impiego di molte o poche risorse naturali).

Per agire in modo più ecologico – ed economico – il cittadino elvetico dovrebbe tener conto del consumo energetico degli apparecchi domestici e affidarsi ai marchi di qualità.

Acquistare un frigorifero o una lavatrice di classe energetica superiore (classe A, A+ o A++) consente così di diminuire sensibilmente i costi all’interno dell’economia domestica.

Meglio il latte alla carne

Infine, per quanto riguarda l’alimentazione l’UFAM suggerisce di scegliere prodotti agricoli ecocompatibili e di ridurre la quantità di carne a vantaggio della verdura e dei prodotti lattiero-caseari.

L’allevamento di una mucca da latte richiede in effetti meno risorse dell’allevamento di un animale destinato al macello.

swissinfo e agenzie

I prodotti che utilizziamo sono sottoposti ad un ciclo di vita: produzione, acquisizione, utilizzo ed eliminazione. Ogni fase può avere un impatto più o meno grande sull’ambiente.

Nei settori dell’abitazione e dei trasporti, l’impatto ambientale è legato più all’utilizzo che alla produzione o allo smaltimento. Gli spostamenti in automobile o in aereo inquinano ad esempio maggiormente rispetto alla costruzione delle infrastrutture aeroportuali e alla fabbricazione dei veicoli (le cui ripercussioni sull’ambiente non sono comunque trascurabili).

Lo stesso si può dire per alcuni beni di consumo detti «attivi» (asciugatrice, frigorifero, lampade,..). Qui, il consumatore che vuole ridurre l’impatto ambientale dovrebbe limitare o ottimizzare il loro utilizzo.

I cosiddetti beni «passivi», il cui uso necessita di poca energia o risorse (ad esempio un tappeto), hanno al contrario un impatto ambientale maggiore durante la fabbricazione e lo smaltimento.Il consumatore ecologico dovrà quindi focalizzarsi sulle modalità di produzione e di eliminazione.

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