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Anno da dimenticare per la Rentenanstalt/Swiss Life

Keystone

Il gruppo Rentenanstalt/Swiss Life chiude il 2001 con un drastica riduzione dell'utile netto consolidato, sceso a dell'86,6 per cento.

L’utile netto consolidato del gruppo assicurativo e finanziario zurighese è sceso nel 2001 a 124 milioni contro i 924 dell’anno precedente. Per risparmiare sui costi Rentenanstalt/Swiss Life ha deciso di sopprimere 800 dei suoi 12.800 posti di lavoro. La società non ha però ancora deciso la strategia da adottare a breve e medio termine.

Dirigenti soddisfatti

In un comunicato diramato giovedì, il nuovo presidente della direzione generale Roland Chlapowski giudica «soddisfacente» l’utile consolidato – realizzato in un contesto borsistico difficile – e «ancora più notevole» tenuto conto che sono state effettuate rettifiche degli investimenti per 760 milioni di franchi.

Il volume dei premi lordi è cresciuto del 3,4 per cento a 19,9 miliardi, ma il risultato finanziario ha subito un vero e proprio crollo: con 6,5 miliardi è calato di quasi 4 miliardi rispetto all’anno precedente. Il totale di attivi in gestione è passato da 205,9 a 203,3 miliardi: le perdite di valore sul mercato azionario sono state quindi in gran parte compensate dall’afflusso di nuovi fondi.

Solvibilità ipergarantita

Chlapowski, citato dal comunicato, sottolinea che «Rentenanstalt/Swiss Life» è un’azienda sana che genera utile e dispone di solide riserve tecniche». La solvibilità – fondi propri in rapporto all’ammontare degli impegni assicurativi – supera il 200 per cento.

Per quanto riguarda le diverse divisioni del gruppo, nel 2001 il ramo vita ha incassato premi per 17,7 miliardi di franchi, pari ad un aumento del 3,7 per cento. Le prestazioni assicurative sono praticamente rimaste invariate (meno1 per cento), lo stesso di quanto avvenuto nel settore non vita. In questo ramo i premi incassati sono progrediti del 4,2 per cento, con una crescita concentrata in gran parte in Francia e solo in misura minore in Svizzera.

Trasparenza sulle retribuzioni

Il ramo Private Banking aveva in gestione 42,6 miliardi – pari ai livelli del 2000 – e ha generato un utile di 102 milioni di franchi, con un netto calo rispetto ai 242 milioni dell’anno precedente. Ha invece fatto meglio del 2000 il settore gestione di investimenti: l’utile è passato da 97 a 147 milioni di franchi. Il totale di attivi gestiti ha raggiunto 115,3 miliardi.

Per la prima volta il gruppo ha reso noto oggi anche le retribuzioni del consiglio di amministrazione (CdA) e della direzione. I 12 membri dell’organo di sorveglianza hanno ricevuto complessivamente 960.000 franchi, nonché 765 azioni e opzioni. I sette direttori hanno invece incassato, insieme, 5,8 milioni (bonus compreso), più 1.150 azioni e opzioni. La funzione di Chief Investment Officer è stata separata da quella di Chief Financial Officier.

Priorità strategiche

Per far fronte alla mutata situazione economica il CdA ha avviato, a fine gennaio, «un riesame strategico e operativo» che si prefigge di migliorare la redditività di tutte le unità, di ottimizzare il bilancio e di rafforzare il capitale proprio. Si tratta di definire in particolare in quali aree di affari, con quali attività di base e su quali mercati principali intenda operare il gruppo. «I lavori sono ampiamente progrediti, decisioni sono in preparazione», si legge nel comunicato.

Sono invece state già prese misure immediate a livello operativo, con l’avvio di un programma di riduzione dei costi che dovrebbe fruttare risparmi annui pari a 300 milioni di franchi. In quest’ambito è prevista la soppressione di 800 impieghi: il comunicato non precisa come e dove avverrà il salasso. Secondariamente saranno elaborati nuovi modelli volti ad aumentare la redditività nel settore della previdenza professionale.

Rentenanstalt/Swiss Life è convinta di essere in grado di reagire alla crisi. Grazie al programma di riduzione dei costi, al riorientamento degli affari legati al secondo pilastro e – a lungo termine – alla nuova strategia, ancora da definire, il gruppo è fiducioso di poter conseguire una crescita durataura e continua dell’utile. Quest’anno – come già annunciato – non sarà distribuito alcun dividendo.

swissinfo e agenzie

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