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Aperta la campagna sull’oro della BNS

In che mani finirà l'oro "superfluo" della Banca nazionale? Keystone Archive

Appena un giorno dopo la votazione federale, l'UDC lancia la campagna sull'oro della Banca nazionale per il prossimo appuntamento politico di settembre.

L’oro della Banca Nazionale (BNS) deve essere restituito al popolo. Con questo slogan l’UDC ha aperto la campagna per il voto sull’iniziativa popolare che chiede di versare all’AVS le riserve auree eccedentarie, pari a circa 20 miliardi di franchi.

“La nostra proposta solleva due questioni di fondo: se è giusto rendere alla popolazione un capitale che le appartiene e se si vuole evitare un aumento delle tasse”, ha dichiarato Ueli Maurer. E per il presidente dell’Unione democratica di centro (UDC) queste domande trovano la migliore delle risposte nell’iniziativa popolare sulla quale si voterà il prossimo 22 settembre.

Una soluzione a beneficio di tutti

“Dell’iniziativa potrà beneficiare l’intera popolazione”, ha sottolineato Christoph Blocher. Per il leader dell’UDC l’iniziativa permetterebbe di prendere due piccioni con una fava. Il rendimento delle riserve auree costituirà una nuova risorsa finanziaria per l’AVS, risorsa particolarmente utile di fronte all’evoluzione demografica.

E grazie a questo contributo l’aumento di mezzo punto dell’IVA in favore delle pensioni, previsto per il 2008, potrà essere ritardato almeno fino al 2012, risparmiando ai cittadini un nuovo salasso. “Che le riserve d’oro appartengano alla popolazione è un fatto incontestato”, ha detto Blocher ricordando anche il parere in questo senso della Banca Nazionale.

Il leader democentrista ha poi respinto le accuse secondo cui la vaghezza della proposta rappresenta un pericolo per l’autonomia della BNS. L’iniziativa verterebbe solo sulle riserve auree eccedentarie senza modificare la tradizionale ripartizione degli utili della BNS tra cantoni e Confederazione. L’iniziativa lascia inoltre esplicitamente al parlamento la scelta se versare l’intero patrimonio all’AVS oppure utilizzarne soltanto gli interessi.

Un’alternativa alla fondazione Svizzera solidale

L’iniziativa avrebbe però soprattutto un vantaggio di natura politica rispetto alla Fondazione Svizzera solidale, proposta che governo e parlamento oppongono quale controprogetto. Alla Fondazione verrebbe destinato un terzo della rendita delle 1300 tonnellate d’oro per perseguire diversi scopi sociali, mentre gli altri due terzi andrebbero a favore dell’AVS e dei cantoni.

“Una maledizione pesa su questo progetto da quando il Consiglio federale ha vergognosamente ceduto alle pressioni straniere e proposto un’iniziativa di solidarietà”, ha detto Maurer alludendo alla proposta iniziale lanciata da Berna durante la bufera degli averi ebraici in giacenza nelle banche svizzere.

Il risultato finale sarebbe un “compromesso del compromesso per nulla convincente”. Per Maurer dietro le preoccupazioni in nome della solidarietà e della quota dei cantoni vi sarebbe soltanto l’intenzione di combattere l’UDC.

Luca Hoderas

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